Reggio Calabria – Sono stati consegnati a Reggio Calabria i Premi “Luigi De Sena”. I riconoscimenti della terza edizione sono andati alla memoria del Prefetto Antonio Manganelli, a Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, agente della scorta del giudice Giovanni Falcone, al Prefetto Michele Di Bari, fino a pochi mesi fa Prefetto di Reggio Calabria, al Prefetto Alessandro Pansa, attuale presidente di “TI Sparkle”, societa’ controllata di Tim, e al Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, ex Procuratore della Repubblica a Reggio Calabria. Alla cerimonia, hanno partecipato il Capo della Polizia prefetto Franco Gabrielli e il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani. De Sena fu superprefetto della città dal novembre 2005 all’agosto 2007, su indicazione del Consiglio dei Ministri, all’indomani del delitto di Francesco Fortugno, il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre 2015 davanti ad un seggio delle Primarie dell’Unione. In precedenza De Sena era stato vice Capo della Polizia e Direttore centrale della Criminalpol. In seguito venne poi eletto senatore, capolista in Calabria e, nel corso della legislatura, ricoprì anche la carica di vice presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.
“Luigi De Sena – ha detto Gabrielli nel suo intervento – ha sempre compreso meglio di altri l’importanza di intercettare i bisogni e di cogliere gli aspetti importanti del vivere civile sempre facendo riferimento alla legalità . In questo sta la straordinarietà di De Sena, prefetto della Repubblica, poliziotto e uomo prestato alla politica”. Commosso il ricordo della vedova di De Sena, la signora Maria Grazia. “Con gioia ritorno qui – ha detto – malgrado sia un momento non facile per me. Tuttavia riesco a percepire l’affetto dei cittadini calabresi che ci sono vicini. Luigi ha dato e ricevuto molto dai calabresi”. Al termine della cerimonia è stata scoperta una stele commemorativa, posta in una aiuola davanti alla sede della Prefettura.
Gabrielli: battaglia legalità è legata a cultura
“Soprattutto sui temi della legalità o noi immaginiamo che la battaglia sia da fare e da realizzare in maniera complessiva o sennò ognuno di noi rischia di fare un pezzo di strada che non porterà mai al raggiungimento dell’obiettivo finale”. Evidenzia ancora il Capo della Polizia prefetto Franco Gabrielli. Ricordando la figura del prefetto De Sena ha sottolineato l’importanza della cultura: “Se il nuovo governo che ci sarà , non so se quello che ci sarà adesso o quello che verrà dopo eventuali elezioni non prenderà in mano il tema della cultura, il tema della formazione, dell’istruzione, io credo che tutto quello che noi ogni giorno sotto il profilo della sicurezza cerchiamo di realizzare sarà sempre un pezzo di qualcosa di incompiuto. Anche in questo sta la straordinarietà di Luigi De Sena”.