Reggio. Piano spiaggia, via libera dalla Regione

Deciso passo in avanti verso la definitiva approvazione del piano spiaggia di Reggio Calabria. A distanza di mesi dalle delibere della giunta municipale prima e del Consiglio dopo, dalla Regione (Dipartimento Urbanistica) sono arrivati in un colpo solo il via libera favorevole alla valutazione di incidenza e alla esclusione dalla procedura di valutazione ambientale strategica. Questo vuol dire che adesso mancano la definitiva approvazione e gli ultimi adempimenti tecnici. Ad agosto scorso il Comune aveva trasmesso l’istanza per l’avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a Vas e contestualmente di avvio delle consultazioni sul rapporto preliminare relativo al piano spiaggia, inviando atti ed elaborati ai soggetti competenti in materia ambientale ed al Dipartimento regionale Tutela dell’Ambiente. A metà febbraio la Struttura Tecnica di Valutazione in materia di Vas, quale Organo Tecnico Regionale, a seguito dell’istruttoria della documentazione trasmessa, ha espresso parere di non assoggettabilità a Vas. E quindi l’iter adesso è in discesa.

L’avanzamento nel lunghissimo iter che secondo l’amministrazione comunque doveva essere concluso già in occasione della scorsa stagione estiva arriva in un momento abbastanza “caldo” sul fronte delle concessioni balneari. E se il piano spiaggia riguarda proprio la distribuzione e l’uso degli spazi fronte mare le nuove regole e il nuovo piano dovranno tenere conto anche della direttiva europea “Bolkstein”. Queste norme dopo la sentenza del Consiglio di Stato hanno messo in subbuglio tutto il settore turistico-ricettivo estivo in quanto le concessioni devono essere rinnovate a breve. Gli operatori sono contrari alla riassegnazione attraverso aste a evidenza pubblica delle concessioni demaniali sulle spiagge e sui litorali italiani, per come invece stabilisce la direttiva europea che ha come ratio fondante la liberalizzazione del mercato e la tutela della libera concorrenza.

Il Comune di Reggio, peraltro, come tanti enti a livello nazionale, dopo la decisione originaria di rinnovo automatico delle concessioni fino al 2033, era finito sotto la lente dell’Autorità che regolamenta la concorrenza e il mercato in quanto in quel provvedimento potevano riscontrarsi delle limitazioni alla libera attività imprenditoriale garantendo la parità di accesso e gestione tra tutti gli operatori. E il piano di spiaggia adesso dovrà tenere conto anche di queste novità.