Il progetto di un terminal a Pentimele per traghettare i mezzi pesanti è entrato nella fase conclusiva. «È l’ennesima decisione, presa da lontano, che, ancora una volta, umilia Reggio – commenta Peppe Scopelliti –. Ma l’idea di far arrivare i Tir a Reggio non è nuova, e l’Amministrazione Comunale ne era a conoscenza. Tuttavia, non ha mai contrapposto un progetto serio di valorizzazione di quell’area a causa della sua incapacità». Un giudizio netto e tranciante, che Scopelliti motiva così: «Avrebbe potuto dimostrare l’esistenza di un’idea alternativa, di un obiettivo qualificante per rilanciare il sistema infrastrutturale di quel tratto di costa. Per Reggio sarà l’ennesimo colpo al cuore inflitto da un’Amministrazione inadeguata e irresponsabile. Temiamo che l’impatto dei Tir sulla linea Tremestieri-Reggio che, una volta sbarcati sulla nostra sponda, dovranno percorrere la rampa per “risalire” sull’autostrada, verso Nord, avrà un riverbero assai lungo, almeno fino a quando non sarà operativo il Ponte sullo Stretto».
«Da sindaco prima, e da presidente della Regione poi, mi ero adoperato per far arrivare a Reggio le navi da crociera nella visione strategica di Reggio proiettata nel Mediterraneo, altro che mezzi pesanti! Nel 2012, con l’allora sindaco Demetrio Arena – rammenta Scopelliti –, incontrai le autorità marittime e il comandante della nave da crociera “Costa Voyager”, approdata nel porto di Reggio, per evidenziare come, per noi, la crocieristica sarebbe dovuta essere fondamentale per un’idea di città turistica. Alcuni giorni dopo, alla Fiera di Marsiglia, rilanciammo l’idea e presentammo le linee progettuali sulle potenzialità dei porti calabresi, in particolare quello di Reggio, per puntare alla presenza stabile di navi da crociera di grandi dimensioni. Poi fu la volta della Fiera di Miami, in occasione del Cruise Shipping 2013, la più importante fiera mondiale del settore crocieristico, dove incontrai i rappresentati delle più importanti compagnie di navigazione Royal Caribbean Cruises, Carnival Group UK, Seadream Yacht Club, Silversea, Seabourn Cruise Line e tante altre. Maturava, inoltre, l’idea della costruzione del “Pala-Crociere” in l’accordo col competente Ministero, proprio per dare concretezza e stabilità a quest’idea. Questa visione fu sostenuta anche da Reggio Futura, nel convincimento che Reggio dovesse ambire a ben altro piuttosto che essere una zona periferica per il transito dei Tir. E quando l’allora prefetto di Reggio coordinava il tavolo in cui si discuteva l’attracco dei mezzi pesanti a Reggio, io gli scrissi una durissima lettera evidenziando che le strategie di sviluppo del territorio non erano certo sua competenza ma spettavano alla politica».
«L’alternativa allo sbarco dei mezzi pesanti è e doveva essere Bolano. Quanto accade oggi – conclude Scopelliti – è l’esito scontato dell’iter e di una vicenda in cui la politica di Reggio ha dimostrato colpevole superficialità. E poi, mi chiedo: dove sono gli ambientalisti e gli ecologisti a Reggio? Non hanno nulla da dire sull’inquinamento dell’aria al centro della Città? Noi crediamo ancora che la politica debba essere comprensione di ciò che può avvenire, anticipazione degli eventi: tutto ciò che in questa vicenda è mancato per l’inettitudine di quest’Amministrazione comunale. Rivolgo un appello, quindi, ai parlamentari della città affinché intervengano loro per scongiurare quest’ennesima disfatta che mortifica, ancora una volta, i sogni di Reggio. Fonte: Gazzetta del Sud









