Reggio. Sequestrati fucili, munizioni e polvere da sparo: arrestato 60enne

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coadiuvati dalle unità cinofiledella locale Compagnia Pronto Impiego, hanno tratto inarresto in flagranza di reato un sessantenne reggino pluripregiudicato (S.F., cl ’60), sottoponendo a sequestro, complessivamente, 2 fucili, 2 pistole, circa 300 munizionidi vario tipo e più di 300 grammi di polvere da sparo

Nello specifico, alcune pattuglie delle Fiamme Gialle, durante l’espletamento delle attività in argomento, individuavano un soggetto circospetto, nei confronti del quale venivano effettuati i dovuti approfondimenti.

Grazie all’acume investigativo dei militari operanti, che spingeva gli stessi a riscontrare il contenuto del patrimonio info-investigativo sapientemente acquisito anche mediante mirate interrogazioni delle banche dati in uso al Corpo, si predisponevano e si eseguivano mirate attività di perquisizione, interessanti le abitazioni nella disponibilità del soggetto in questione, situate nel contesto cittadino reggino (Catona) e nel piccolo comune di Calanna (RC).

Le attività di perquisizione poste in essere consentivano di individuare e sottoporre conseguentemente a sequestro unarsenale illecitamente detenuto, occultato all’interno di un armadio appositamente “lucchettato”, rientrante nell’esclusiva disponibilità del medesimo soggetto attenzionato, consistente, complessivamente, in 2 fucili, 2 pistole, circa 300 munizioni di vario tipo e oltre 300 grammi di polvere da sparo.

Alla luce dell’ottimo stato di funzionamento di quanto rinvenuto e dell’immediata utilizzabilità del materiale in questione, tenuto conto anche dei precedenti giudiziari e del profilo criminale del soggetto, l’indagato veniva tratto inarresto in flagranza di reato e posto agli arresti domiciliari, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, prontamente notiziato nell’immediatezza dei fatti. In seguito, il Giudice per le Indagini Preliminari convalidava l’arresto eseguito dai militari operanti.