Regione, i Gal verso il fallimento politico: solo annunci senza risultati

G.A.L. verso il FALLIMENTO politico, solite annuncite senza risultati.

G.A.L.  Una nuova occasione mancata? I vizi politici non si dimenticano mai. Esempio: la Regione e il GAL STS

Vi è una sola misura del P.O.R. in cui i territori possono diventare protagonisti, ed è la misura 19 del PSR, quella dei G.A.L., della famosa progettazione Leader.

Invece la politica ha messo le mani anche su questa piccola possibilità per i giovani, le imprese e le associazioni di diventare protagonisti. In primis la Giunta Regionale, e il colpo di grazia finale i politici locali dei territori

Eppure a Catanzaro il 5 febbraio 2016, l’intervento di Mario Oliviero, Presidente della Regione Calabria alla presentazione del POR 2014-2016, faceva pensare il contrario.

Alcuni passaggi colpirono profondamente, diedero speranza ai volenterosi, si sperò che le politiche clientelari, i finanziamenti a pioggia senza risultati, potessero diventare un ricordo del passato. Il Presidente con veemenza e passione così si esprimeva sulle aree rurali: “…e fabbriche di identità e di storia regionale, di coesione sociale e senso della Comunità…”. E continuava accalorandosi  “ …i prossimi bandi saranno cuciti addosso alle esigenze del sistema produttivo e della innovazione dei territori…“  e che il nuovo POR ”…è uno strumento per attuare le politiche e non per spendere le risorse…”. E concludeva chiamando a raccolta le forze e energie vive e positive della comunità, dichiarando alla fine, “… la necessità di coinvolgere soggetti nuovi sul territorio per un  confronto territoriale che attirasse soprattutto i giovani portatori di conoscenze, interessi e modi di agire finora non raccolti , capaci di portare nuovi approcci all’interno della co-progettazione…”.

Le modalità di progettazione dei LEADER potevano rappresentare una svolta, le risorse vi erano, ben 1200 milioni di euro per il solo PSR e cinque miliardi di euro per il nuovo P.O.R e persino il Presidente tuonava sulla necessità di dimenticare i vizi di una classe politica inetta, incapace, asservita ed egoista.

Questo tipo di progettazione a livello europeo, soprattutto nelle aree deboli ha dato risultati eccellenti, richiede una progettazione dal basso, coinvolgendo i territori, per un progetto definito su alcuni bisogni specifici dei territori, capaci di innescare processi di sviluppo economici e sociali di inclusione. In Calabria a fronte di alcuni GAL che nel passato hanno fallito miseramente per i soliti vizi della classe politica, che continua ad avere una idea di spesa finalizzata al consenso e non allo sviluppo, ve ne sono stati alcuni invece che hanno dato una involuzione profonda al territorio, vedi per esempio il GAL Savuto che grazie al Direttore dott. Aceto ha consentito la nascita di decine di piccole imprese sul territorio.

Per la verità, il sottoscritto, con largo anticipo, sapendo della imminente approvazione di queste misure, già il 27 luglio 2015 aveva chiesto ai sindaci delle Serre di poter spiegare le possibilità e per la verità intervennero tutti nella sala consiliare di Cerisano. Qui illustrai le potenzialità della misura in arrivo e così decidemmo di iniziare il percorso.

Ma la Regione Calabria iniziò con i fatti a non dare seguito alle promesse, prima destinò alla misura solo il 5% dell’intero PSR (e non poteva dare di meno per legge), dimostrando nei fatti di non volere dare risorse alla gestione diretta dei territori, ma continuare nella logica centralista di spesa clientelare e a pioggia. Poi con una seconda assurda decisione, invece di far competere i territori su proposte da valutare,  preferì definire delle  zone che coprissero tutta la regione in modo da non escludere nessuno premiando nuovamente la logica dei finanziamenti a pioggia.

Basta vedere l’illogica e contro natura dal punto di vista territoriale come omogeneità delle Serre Cosentine, costrette ad unirsi con territori diversi come il Savuto e il basso Tirreno, diversi come necessità, come potenzialità, come stato di sviluppo rurale. Mi chiese di rappresentarlo il Comune di Falconara Albanese per la progettazione, sempre gratuitamente, anche se vi erano 40.000 euro per la progettazione. Feci una decina di sedute, mi scontrai, come visione, con alcuni politici e sindaci. La natura del contendere, la solita; da una parte il sottoscritto e pochi altri che sostenevano la necessità per la riuscita, in nome dei dettati europei di progettazione e di metodologia del  coinvolgimento dei giovani soprattutto e delle imprese, altri che volevano il controllo della gestione inserendo nel CDA amici e Confederazioni di categoria che spesso sono malleabili a logiche di settore.

Altro scontro tra chi come il sottoscritto chiedeva per  la ripartizione delle risorse più marcatamente verso le imprese e i privati, altri che premevano per aumentare la quota per la gestione, la progettazione e gli organismi di controllo

Come sempre, visto che la mia posizione era minoritaria, decisi di togliere il disturbo.

A distanza di ben cinque anni da quando io avevo chiesto ai Sindaci di prepararsi, il GAL del STS ( non sono riusciti nemmeno a dargli un nome che lo identifichi come territorio) ha solamente il CDA. Il territorio non è stato coinvolto, i giovani nemmeno e leggendo la componente dei soci privati si comprende quello che sembra stia per avvenire sul territorio. Risorse a pioggia, divisione tra Comuni,  nessun progetto di sviluppo, nessun coinvolgimento dei giovani.

Il CDA è stato composto e anche la componente societaria, forse è stato affidato anche l’incarico ai progettisti, ma il territorio non sa quasi niente…

Per informazione ecco i soci privati del GAL STS, che può far capire come si stanno muovendo i 41 Comuni tra Serre Cosentine , Savuto e Tirreno basso. Poi tutti potranno dare la loro impressione.

Le valutazioni che io do sono in base a quello che ho potuto reperire in internet, per cui nel caso avessi sbagliato non riuscendo a trovare in rete notizie trasparenti e certe, me ne scuso. Le sedi dei soci privati credo siano anche importanti visto che per molti non sono riuscito a trovare la corrispondenza con il territorio.

La parte del leone come territorio la fa il Savuto con 11 soci riconducibili io credo a questo territorio che dimostra la forte attenzione dello stesso al vino e alla economia della montagna, ecco i nomi presenti sul sito ;

Istituto Comprensivo Scigliano, unica scuola presente, bravi al Comune di Scigliano.

Consorzio vini Calabria Citra (sede trovata a Cosenza)

Associazione strada vini del brutium (sede a Cosenza)

Associazione italiana sommelier (sede a Cosenza)

Atelos (cooperativa sociale di Rogliano)

Ass. Briganti del Savuto sede a Rogliano

Coop. Savuto Sila Piccola

Cooperativa Bocca di Piazza Parenti (patate)

Coop. F.lli Garofalo (vivaio a Parenti)

Acqua Sila (Parenti)

Consorzio tutela patate Sila IGP (patate Parenti)

Segue il Tirreno con 5 soci privati riconducibili alla volontà di rafforzare il settore del turismo e della accoglienza alberghiera,e difendere i prodotti agricoli del territorio,

Associazione Clearte Cleto

Ass. Riviera dei borghi (S. Pietro in Amantea)

Consorzio tutela cipolla Tropea Igp (Amantea)

Ass. culturale I Frati (Belmonte C.)

Consorzio Isca Hotels (Consorzio Alberghi sede Amantea)

Per le Serre io ho trovato un solo socio privato riferibile a questo territorio,

il club degli artisti di Cerisano.

Poi vi è una filiera importante per quando riguarda l’allevamento, con tre soci privati che sono

Cooperativa Cozac – credo anche sede nella zona industriale del Savuto

ARS Associazione allevatori

Consorzio Suical – consorzio allevamento suini che su internet mi dà Acri.

Poi vi sono i soggetti Istituzionali,:

CIA Calabria Nord

UNPLI Cosenza

Arcifisa (Cosenza pesca)

Coldiretti Cosenza

FAPI ( federazione artisti pasticcieri Cosenza o fa parte dei Confapi)

Ordine Prov.  Agronomi e Forestali Cs

WWF

Legambiente

Confcommercio Cosenza

CNA Cosenza

Confagric. Cosenza

BCC Cosenza (Banca)

Calabria Verde (con sede a Rogliano)

Poi vi sono dei soci privati che per me sono sconosciuti, non trovati che risultano non corrispondenti al territorio

A&G (io ho trovato su internet solo una azienda su Cosenza di assistenza frigoriferi)

Associazione ACREG (non trovata su internet)

Ass. Socialnet di Cosenza del settore servizi

Consorzio bonifica bacini meridionali (non so cosa sia, ma credo un ente regionale)

Italy eas (non riesco a trovare niente in rete)

Ass. IDEA 90 che su internet è una Cooperativa servizi di SCALEA, forse avrà una sede nel territorio, non so

Aismi (CS associazione disabili).

Ass. Sabatum (gruppo musicale)

Cosa dire, io credo che i vizi siano rimasti, il territorio non è stato coinvolto, le Serre sembra non abbiano ben chiaro quello che si sta facendo mentre il Savuto più pronto la fa da mattatore e il Tirreno si difende avendo comunque una struttura economica e sociale più dinamica.

Le risorse a questo punto interesseranno alcune filiere più forti, i Comuni proveranno a dividersi un po’ dei tre milioni e passa di euro, ciascuno per fare qualche opera sganciata da qualsiasi progetto o programma, vi sono Comuni come Mendicino che sono disorientati tra il voler essere città o recuperare la ruralità, nonostante abbia il sindaco quale Presidente del G.A.L. stesso! Ma soprattutto sembra un’ altra occasione sprecata, la politica prosegue con quello che sa fare, solo spendere e fare promesse, non essendo in grado di avere visione e comprendere le opportunità che si creano anche per un difetto e una non volontà a informarsi e a documentarsi.

La clientela e la soddisfazione di bisogni particolari sono la priorità, l’interesse collettivo è uno sconosciuto. Forse vi è ancora tempo per recuperare? Lo spero tanto, lo spero per i ragazzi, ma loro devono avere il coraggio di rompere gli schemi, avere il coraggio di protestare e non avere paura per attendere una promessa o una regalia. La vita è troppo breve per credere alle parole di politici di professione che continuano a rimanere a galla con le loro logiche. E soprattutto ai politici giovani, chiedo di avere coraggio, anche di sbagliare, anche di non essere eletti più, ma di essere poi in pace con se stessi, senza avere bisogno di dedicare la vita al potere…

Dedicatela a voi stessi e alla Comunità.

Luciani Luciano dei “Cittadini per Mendicino”