Regione, l’ingegnere Zinno apre il “magna magna” per la metro e non solo

Eravamo rimasti alla questione del Dirigente generale del dipartimento programmazione fondi europei Paolo Praticò, che era stato richiamato dal presidente Oliverio perché non garantiva trasparenza nelle selezioni di consulenti (basta fare delle ricerche sul web per trovare le news). E dopo qualche mese Praticò si è dimesso! http://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?6354

Forse non inseriva nelle liste chi chiedeva il presidente?

Ora emerge una situazione ancora peggiore. Ossia incarichi senza selezione. Eh sì, perché se l’importo è inferiore a 40.000,00 euro all’anno si può fare e si ricade nell’ormai dilagante moda dell’affidamento diretto. E se possibile si fa di nascosto! L’artefice ora è il dirigente generale dei lavori pubblici, l’ingegnere Luigi Zinno, nome e volto ben conosciuto dai lettori di Iacchite’. Dirigente regionale ex manciniano, è rimasto a galleggiare con tutto il potere successivo e recentemente è salito alla ribalta delle cronache per aver assunto il figlio a Calabria Lavoro, della quale era commissario. In perfetto stile Repubblica delle Banane.

Luigi Zinno

Ora che a Calabria Lavoro hanno messo un altro, lui può tranquillamente dedicarsi al core business dei prossimi anni: la metro leggera di Cosenza, della quale è addirittura Responsabile unico del procedimento. Ancora non sono neanche iniziati gli espropri ed ecco che parte il magna magna. I primi a beccare soldini per la metro che verrà sono due professionisti cosentini che bazzicano i poteri forti del centrosinistra e che si sono aggiudicati due affidamenti diretti per fare da supporto all’ingegnere Zinno, insomma i due collaboratori più stretti: Giuseppe Leporace e Vincenzo De Caro. Il primo è già noto per essere stato assessore nella prima giunta Catizone, il secondo è molto più defilato ma vanta decine e decine di incarichi tra Comuni e Regione, una sorta di cliente fisso, dal quale non si può prescindere. Un’operazione alla chetichella, ma subito sgamata da molti.

Tuttavia, se si gira nel sito della Regione si trova una MIRIADE di incarichi affidati senza procedure di selezione ma con chiamata diretta da fantomatiche short-list. Valutazione del curriculum a piacere chissà di chi….. Guarda caso per sfuggire al vincolo dei 40.000,00 euro i contratti sono sempre di 39.000,00 euro all’anno. E poi si lamentano di Occhiuto. Bei soldini! Giusto per dare un primo assaggio…

Di Leporace e De Caro abbiamo detto, ma ce ne sono altri due che hanno beccato affidamenti diretti per il IV Lotto e il II Stralcio della Mirto-Crosia-Longobucco: Giovambattista Lopez e Roberta Straface, vecchia conoscenza per Iacchite’.

L’ingegnere Straface l’abbiamo trovata nel cerchio magico di Umile Cetto Laqualunque Bisignano. Nominata dirigente all’urbanistica subito dopo la sua ultima vittoria elettorale, ha sguazzato a lungo nel Comune di Bisignano. E’ stata anche coinvolta in una vicenda di presunte false attestazioni che a giudizio della procura avrebbero indotto la Regione Calabria in errore, erogando un finanziamento non dovuto. E’ in corso il processo presso il tribunale di Cosenza. Nel frattempo non è infrequente imbattersi, nel territorio comunale di Bisignano, in scarichi fognari a cielo aperto… In perfetto stile Laqualunque. Dicono che sia bella e che abbia la firma facile: l’ideale per ogni sindaco e presidente della Regione. Che male c’è? Così fan tutti.

La gente si danna per poter lavorare e l’ingegnere Zinno fa le nomine dirette agli amici degli amici degli amici. Come diceva già l’anno scorso Carlo Tansi, il capo della Protezione Civile. Ma Oliverio lo sa cosa sta facendo l’ingegnere Zinno? Oppure farà la stessa cosa che fece con Praticò? Ossia finge che fanno tutto i dirigenti generali e lui non sapeva…! Quasi la stessa cosa del suo compare cazzaro, al secolo Mario Occhiuto. Roba da matti!