Ci siamo quasi: il tanto atteso rimpasto della giunta regionale dovrebbe avvenire entro e non oltre la fine di questo mese. A dirlo è quel beone di Palla Palla che nel negare la proroga al capostruttura dell’assessore Roccisano, il famoso Pietro Prestinicola (quello di Report), annuncia “nei corridoi” il cambio della guardia. Come a dire: cara Roccisano, è inutile rinnovare l’incarico al tuo capostruttura visto che tra poco non sarai più assessore. Un segnale chiaro a tutti gli assessori: preparatevi le valigie che tra poco si trasloca.
Palla Palla, pressato da De Gaetano e Seby Romeo, prepara la lista dei nuovi assessori, facendo trapelare notizie che vedrebbero in pole position nuovi “tecnici” e qualche innesto politico per assecondare le sue esigenze, e quelle del duo di cui sopra.
Palla Palla spera ancora in un appattamento con Renzi, e in questo rimpasto di giunta potrebbe tirare fuori dalla manica il famoso asso. Un modo per riparare allo sgarro di non aver accettato la Lanzetta in giunta quando Renzi glielo aveva chiesto. E pare che abbia intenzione di nominare la Angela Marcianò, già assessore ai lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria, e cacciata in malo modo dalla giunta da Ciccio Bello, in contrasto con Renzi. Una mossa che francamente ci lascia stupiti per la grande carica di squallido opportunismo. Già, perché in questo modo Palla Palla prenderebbe due piccioni con una fava. Da un lato spera che Renzi apprezzi questa nomina e convinca Gentiloni a nominarlo commissario alla sanità calabrese. Una carica che Palla Palla insegue dal primo giorno del suo insediamento. E dall’altro vuole ingraziarsi il dottor Gratteri, che come si sa ci tiene alla dottoressa Angela Marcianò. Sperando che ritardi ancora diversi interventi giudiziari, come quello di Calabria Verde, ed altri che coinvolgono diversi consiglieri regionali di maggioranza. Hai capito quel furbastro di Palla Palla.
Cari calabresi è così che funziona la politica. Le nomine degli assessori non sono mai fatte in base al merito e alle competenze, qualità indispensabili se si vuole il bene dei cittadini, ma solo per soddisfare gli appetiti economici e politici, di questo o quel potente, di questo o quel magistrato, o del politico di turno. Nel mentre la gente arranca e la speranza di una ripresa, se queste sono le premesse, si fa sempre più lontana. Gira vota e riminia pensano solo a se stessi.