Regione, Tallini smaschera Graziano: “Sei come Dr. Jekyll e Mr. Hyde: il coraggio di cambiare senza arrossire…”

CATANZARO «È davvero singolare il concetto di democrazia che anima il consigliere regionale Graziano, sulla carta esponente di Forza Italia, rieletto segretario-questore con i voti del Pd e di Ap. Uno dei cardini della democrazia all’interno di un partito è certamente il rispetto delle decisioni che vengono adottate dalla maggioranza, a conclusione di un confronto tra idee anche opposte. Decisioni che possono anche non essere condivise o che possono mettere in discussione postazioni personali, ma tutto poi deve essere ricondotto a sintesi».

Lo scrive in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini.

«Il consigliere Graziano sa bene – anche perché ha partecipato al voto in seno al coordinamento regionale di Forza Italia – che l’indicazione sul mio nome e su quello della collega Ferro è avvenuto in maniera trasparente e chiara, sulla base di ragionamenti politici altrettanti chiari e trasparenti. Se poi raccattare o mendicare i voti del Pd e di Ap per ottenere una riconferma significa esaltazione della democrazia, allora è un altro conto».

«D’altronde – aggiunge Tallini –, la vocazione trasversale del consigliere Graziano non è nuova. L’ha sempre attuata, ogni qual volta era possibile, indossando disinvoltamente i vestiti forzisti o quelli di un non meglio identificato movimento politico indipendente e trasversale. Dr. Jekyll e Mr. Hyde: di giorno vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, di notte ideatore del movimento “Il coraggio di cambiare”, tenuto a battesimo non a caso proprio da Oliverio. E di notte, quando indossa la maschera di Mr.Hyde, riesce perfino a inventare di sana pianta storielle come quella secondo cui io avrei millantato voti del Pd sulla mia candidatura a segretario-questore. Tutti i presenti alla riunione del coordinamento regionale potranno testimoniare che Graziano afferma semplicemente il falso».

«Ora che il consigliere Graziano è approdato felicemente nella maggioranza di sinistra che malgoverna la Regione, ci auguriamo che smetta di dare lezioni di democrazia. Il suo ingresso nella maggioranza targata Oliverio è l’ultimo inequivocabile segnale dell’inesorabile declino di questa esperienza regionale. Per tenersi a galla, il governatore che doveva cambiare il mondo ha bisogno degli eletti in campo avverso. Ma questo è un problema tutto interno al Pd».

«Forza Italia – dice ancora Tallini –, con dignità, proseguirà la sua azione di opposizione in Regione, non avendo bisogno di postazioni istituzionali, sia pure dovute per correttezza politica alla maggiore forza di minoranza. Al consigliere Graziano lasciamo volentieri il “coraggio di cambiare” senza arrossire».

«Infine – chiosa il consigliere regionale – visto che il consigliere Graziano ci tiene a rimarcare la differenza tra lui e altri di Forza Italia per quanto mi riguarda intanto gli ricordo la differenza che c’è tra me e lui. Lui è quello che vince insieme al Pd a Rossano e alla Provincia di Cosenza contribuisce con firme e voti alla elezione di Iacucci; io invece sono quello che con il simbolo di Forza Italia ha determinato la sconfitta del centrosinistra di Magorno e Oliverio facendo vincere il sindaco Abramo e il centrodestra nella città capoluogo di regione. Pertanto oltre a dichiararsi servitore dello Stato e della Calabria come lui sostiene, si dichiari anche servitore di Oliverio e della sinistra perché ne avrebbe pieno titolo. A questo punto sorge spontanea una domanda: chi meritava i voti del Pd?».