Rende 2025. Attenti alle schede: il tragicomico endorsement del “cinghialottino” Monaco al camerata Ghionna

Abbiamo resistito fino ad un certo punto, ma poi non ce l’abbiamo fatta più. E all’indomani dell’ufficialità della rocambolesca assegnazione del seggio della Camera relativo al collegio di Cosenza per Andrea Gentile, meglio conosciuto come il figlio del Cinghiale o al massimo il cinghialotto o il Cinghiale junior, non possiamo più esimerci dallo sputtanare di nuovo e soprattutto in ambito locale – che fa ancora più male – i suoi complici. Che sono stati già smascherati da Report, sia chiaro, ma che non hanno avuto quel “supplemento di indagine” nella nostra realtà, anche per capire fino in fondo chi sono, a chi appartengono e – soprattutto – perché l’hanno fatto.

Ci riferiamo a quegli 80 (ottanta!) cittadini così scrupolosi da “aiutare” il cucciolo di cinghiale a riappropriarsi del suo “pasto” ovvero il seggio alla CameraOttanta cittadini che avrebbero avuto l’eccezionale dono (di natura?) di poter visionare le operazioni di spoglio delle schede del giovane ungulato. Ma tra questi soprattutto due elementi, che sono stati addirittura consiglieri comunali in quel di Rende, a tutti gli effetti città quartier generale di questa leggendaria “battaglia” per la poltrona.

Il “numero uno” è il prode Enrico Monaco, definito a giusta ragione “gentiliano di ferro”, anche perché nel 2020 s’è persino candidato alle Regionali con la lista “Casa delle libertà” con a capo il Cinghiale vecchio, Pino Gentile, fratello di Tonino e quindi zio del “cucciolo”. Monaco, per non saper né leggere e né scrivere come avrebbe detto il grande Totò, al seggio non è andato da solo e s’è portato appresso anche la moglie e addirittura la suocera (o la “socra” come diciamo a Cusenza…). E pure u ‘suacru (il suocero) come rappresentante di lista. Abbondiamo, avrebbe detto sempre Totò. E pazienza se la moglie di Monaco ha individuato 10 (dieci!) schede nulle e solo una sia stata assegnata. Il prode Monaco riferisce che non può essersele sognate… E non solo: Monaco ha contestato le schede di tre diverse sezioni elettorali che si trovavano in scuole ubicate in quartieri diversi.

Ebbene, anche se sembra assurdo, questo gran signore o se preferite questo “cinghialottino” oggi si ripresenta al giudizio degli elettori di Rende e in questi giorni ha addirittura esternato, diffondendo prima il suo endorsement per – sputa ca ci nduvini – Marco Ghionna, l’ex fascistello di Alleanza Nazionale, camerata di Orsomarso e Vigna, che oggi vorrebbe diventare sindaco magari con qualche centinaio di schede truccate… Per non parlare del tragicomico richiamo alla “coerenza” per un candidato della coalizione di Principe. In effetti Monaco è uno coerente… con le schede, si capisce. E’ veramente il caso di sputtanare il più possibole questo soggetto per quello che è e di stargli il più lontano possibile “trombandolo” senza pietà ovviamente…