di Gianfranco De Franco
A proposito del congresso Pd di Rende, Francesco Adamo scrive delle idiozie (https://www.iacchite.blog/rende-congresso-pd-le-proposte-di-francesco-adamo/). Sono a conoscenza da tempo della sua incapacità di fare ragionamenti politici, ma vatti a immaginare che se la cava male anche con la matematica.
1) La matematica: 64 (Superbo) + 31 (Adamo) = 95 che è superiore a 83 (Artese); 31 (Adamo) + 19 (Riformisti) = 50; 64 (Superbo) – 19 (Riformisti) = 45
2) La politica. Se coloro che hanno votato Adamo lo avessero votato, Superbo sarebbe diventato segretario di circolo (sarebbero bastati 20 dei 31). Se i Riformisti avessero votato Adamo, lui sarebbe andato al ballottaggio favorendo, verosimilmente, la vittoria di Artese.
Un’ultima annotazione. Adamo dovrebbe leggersi lo Statuto del Pd di cui è stato segretario di circolo (colpa mia purtroppo). Scoprirebbe che esiste l’obbligo per gli iscritti al Pd componenti delle assemblee elettive di aderire al gruppo del Pd. Come abbia partorito l’idea del gruppo ponte è un mistero. La costituzione del gruppo Pd (con buona pace anche del prossimo segretario provinciale) era un atto dovuto, come è tale l’adesione dei consiglieri comunali iscritti al PD. Non potevano fare altrimenti.
Allego il verbale di costituzione del gruppo PD protocollato al Comune di Rende (oramai è un atto pubblico), dal quale si evince la dichiarazione di Superbo di essere all’opposizione.
