Rende, derby pistolero-Ariosto per la poltrona di vicesindaco: tutti i retroscena

Pino Munno, il pistolero

Quanto durerà la luna di miele del quaquaraqua rieletto a Rende?

Dopo ogni vittoria elettorale, si apre il periodo della “luna di miele” tra il vincitore e la città “conquistata”, che in America dura 6 mesi, in Italia molto meno, e ancora meno a Rende, la città indebitata e che questa amministrazione ha “sgovernato” per quattro anni e 11 mesi, svegliandosi solo nell’ultimo periodo, dando fiato ad interventi per lo più clientelari.

Questa luna di miele – secondo molti – durerà pochissimo e già i “rumors” rendesi ci riferiscono di lotte fratricide, di sommosse preannunciate, di “distinguo”, di pretese non facilmente gestibili. La prima, la solita, è di quell’assessore uscente Pino Munno, detto anche il pistolero, che forte dei suoi circa 600 voti ormai la fa da padrone. Ostenta arroganza, minaccia tutto e tutti. In realtà sono minacce di colpi a salve. Egli è uno dei più chiacchierati, un tempo e non si sa se ancora oggi, sotto la lente di ingrandimento opacizzata del porto delle nebbie cosentino e finanche della Dda di Catanzaro. Nessuno ha dimenticato le voci di presunte indagini sulla gestione dei lavori pubblici a Rende, che il pistolero avrebbe gestito con spavalderia, con complicità e coperture. Il sindaco-anatra, dicono in molti, nutre qualche dubbio sul pistolero, subendone, tuttavia, il ricatto numerico ed elettorale. Si sussurra che Pino Munno ambirebbe alla poltrone di vicesindaco, una pretesa che Manna vivrebbe con angoscia.

Oltre a questa bella “patata bollente” ci sono i nodi istituzionali e politici da sciogliere. Gli altri sei posti della Giunta come andranno coperti? Mario Rausa, il medico “occhialini verdi”, vorrebbe ritornare ad un incarico esecutivo, lasciando ad altri lo scranno della Presidenza del Consiglio. Ambirebbe allo sport, dati i trascorsi arbitrali del “salentino”.

C’è poi da sistemare il cugino-ristoratore Domenico Ziccarelli, il quale essendo arrivato secondo nella Lista dei Riformisti, al secolo la lista di Oliverio-Incarnato-Madame Fifì e consorte Capu i Liuni, lasciando il primo posto all’avvocato di Saporito, Fabrizio Totera, potrebbe non essere riconfermato. E questo sarebbe uno smacco per il sindaco, vista la cuginanza con lo Ziccarelli.

Anna Maria Artese

Capitolo a parte per Anna Maria Artese, più famosa come sorella di Ariosto. La vera potenza della precedente giunta, che vorrebbe insediarsi lei alla seconda poltrona di via Rossini. Chiacchierata lei, chiacchierato il fratello, sul quale la polemica elettorale ha fatto registrare insinuazioni e dicerie.

Quasi certa la riconferma del votatissimo Pierpaolo Iantorno, forte di un’ottima perfomance e che ha al suo attivo anche un altro consigliere, anzi consigliera, Romina Provenzano, che come lui rappresenta il Centro Storico.

Incerto, infine, il futuro degli assessori esterni: l’avvocata Marina Pasqua, figura insignificante ed ai più sconosciuta, la pluridecorata Marta Petrusewicz, che dall’estrema sinistra non ha disdegnato di sedersi al tavolo con la destra di Jolanda, di Mario Occhiuto e della Meloni e poi c’è la inquietante figura dell’assessore all’urbanistica Pasquale Costabile, targato Incarnato “tic tac”. Stava gestendo la riformulazione del Piano Regolatore e, quindi, con in mano tante promesse fatte ai proprietari terrieri ed ai nuovi “vandali” dell’edilizia rendese.

Il quaquaraquà in queste ore passa da una pizzeria all’altra (la sua destinazione naturale ovviamente è il “Papero Verde”…) e si dice che sia stato anche ospite del Presidente della Giunta Regionale Oliverio Palla Palla, che ovviamente sponsorizza taluni e gli avrà ricordato le tante cambiali in bianco firmate anche con riferimento alle imminenti consultazioni regionali. In ballo ci sono i fondi dell’Agenda Urbana, senza i quali Manna dovrebbe continuare la litania dei debiti ed altri finanziamenti che a Via Rossini suonerebbero la carica gestionale e clientelari dei vecchi e dei nuovi assessori, compresa l’ormai prossima edizione del Settembre rendese.

Insomma, il 21 giugno, ci dicono, che i supporter di Manna, compresi gli organizzatori dell’Oktober fest, hanno organizzato la festa del “ringraziamento”. E poi, terminata la luna di miele ed in vista della prima seduta del consiglio comunale, dovrà presentare la lista dei partecipanti al Festival degli assessorati. Lo aspetta, inoltre, un altro grande “nodo” del “laccio politico”: chiarire se starà a destra, con Occhiuto, a sinistra con Oliverio o al centro pensando per esempio ad una sua scesa in campo. Visto che in queste ore continua a “starnazzare” che il suo non è solo un successo rendese, ma una incoronazione come nuovo leader della politica calabrese… Tanto lo sanno tutti che c’è un Manna di destra, uno di sinistra e uno di centra ovvero le tre personalità del Nostro che convivono in un corpo solo… pardon, in un becco!