Rende, dieci anni senza Cecchino Principe: la deriva della città (di Franco Casciaro)

CECCHINO PRINCIPE E LA DERIVA DI RENDE

di Franco Casciaro, già sindaco di Rende

Il 7 novembre di 10 anni fa si svolgevano a Rende i funerali di Cecchino Principe. Un’intera regione diede l’ultimo saluto ad un grande uomo politico che insieme a Giacomo Mancini e Riccardo Misasi rappresentarono al meglio i nostri valori nel secolo scorso.

Un grande uomo, un grande politico del quale questa nostra martoriata regione avrebbe ancora molto bisogno soprattutto oggi alla luce dei morti e delle distruzioni che un ambiente malcurato sta provocando. Cecchino Principe è stato un grande ambientalista ed un grande amministratore.
Rispettoso sempre del territorio e della natura.
L’ho visto piangere per un albero bruciato dal fuoco, l’ho visto adirato per una pianta o un fiore piantati in meno in occasione dell’agibilità dei fabbricati, l’ho visto inflessibile verso gli abusi edilizi piccoli e grandi.

Giacomo Mancini con Cecchino Principe
(foto tratta dall’album di famiglia – Amici dell’Aria Rossa)

Un grande uomo che Rende rimpiange politicamente ogni giorno per la sua riconosciuta rigorosità amministrativa e gestione del territorio.
Una città, la nostra, oggi priva di qualsiasi regola politica. La destra, che ha eletto un sindaco, oggi lo contesta aspramente, parte della sinistra che l’ha combattuto alle elezioni oggi lo sostiene apertamente senza che nessuno intervenga.
Il partito democratico, erede della vecchia tradizione socialista, non esiste. Politici della sinistra cosentina che mirano ad imporre nomi e strategie per avvicinarsi alla città. Cinque anni fa il popolo rendese democraticamente ha voluto dopo 60 anni voltare pagina.
Non ha perdonato alcuni nostri errori.
Il tempo ci dirà se è stato giusto o sbagliato. Da cittadino, lontano dalla politica attiva, mi auguro di cuore che il prossimo anno lo stesso popolo ci ripensi e ritorni a far splendere in questa città il sole del socialismo dal volto umano incarnato sempre da Cecchino Principe e quella stagione politica esaltante e riformista dagli anni 80 in poi in cui si sono raggiunti traguardi inimmaginabili in un contesto debole come la provincia di Cosenza e la Regione Calabria.