Rende, Ferrante ha più voti di tanti partiti

FERRANTE HA PIU’ VOTI DI TANTI PARTITI

Mister 1000 voti a Cosenza e Rende, corteggiatissimo. Sarà determinante alle prossima elezioni amministrative.

C’è un personaggio, molto conosciuto, per tante ragioni, che da almeno dieci anni sia che si tratti di Rende, sia di Cosenza sbalordisce l’ambiente politico con delle vere e proprie performance elettorali.

Parliamo di Giovanni Ferrante, il patron del Bar Danesi di Roges. Una storia, la sua, in stile “american self”, il ragazzo venuto dal nulla che diventa imprenditore di successo. Lavorava prima “sottopadrone”, ma il ruolo gli stava stretto.

La sua è una leggenda metropolitana ben nota, in pochi anni rileva lo storico bar di Roges vecchia e lo trasforma in una “miniera d’oro”. Il suo locale, aperto h 24, è metà di giovani, comitive, clienti. In poco tempo si trasferisce nei nuovi locali ed il bar è uno dei punti focali della “movida” dell’area urbana.

Ma non è di questo che vogliamo scrivere. Giovanni Ferrante ha una sorella più piccola, Rossana, poco più che ventenne, simpatica, scaltra, molto rustica, ma anche molto pronta, sveglia. La candida a Rende, nella Lista che negli anni Novanta era capeggiata da Cecchino Principe, Rende Avanti, come si dice in gergo politichese, una riempilista, messa lì per portare in dote i suoi voti, ma senza alcuna speranza d’essere eletta.

Ferrante, il fratello, tentenna, ma poi decide di misurarsi e si sa che a Rende le caselle elettorali sono quasi sempre fisse, decise. Alla fine il risultato è straordinario. Rossana Ferrante ottiene quasi 500 voti, in assoluto la più votata, stacca il secondo candidato, Michele Zicarelli, gestore degli impianti da tennis, di oltre il doppio. Una sorpresa per tutti.

Ma non per Giovanni Ferrante che per quella candidatura, apparentemente di supporto, si è speso senza risparmio. Però non aveva calcolato due cose: la sconfitta di Verre, il medico rendese candidato di Principe, ed ora fautore dell’abbraccio con il rivale-sindaco Marcello Manna, che non avendo più nulla e nessuno, rischia ormai ogni giorno di andare lui al “default” e di dimettersi. Non aveva calcolato che quella lista era troppo debole e, quindi, che nonostante il successo della sorella, il seggio non sarebbe scattato. E così è stato.

Da allora, più nessuno si è ricordato della Ferrante Family e lui medita il colpaccio alle prossime amministrative. E sono iniziati i corteggiamenti. Si, perché nel frattempo, alle elezioni comunali di Cosenza, il buon Ferrante candida la giovane e bella moglie Denise Mongelli.

Ai vari corteggiamenti, da destra a sinistra, dapprima non cede, poi ci riesce, non sappiamo con quali argomenti, il “comunista” col culo degli altri, il marito dell’assessore di Occhiuto, Succurro, il double-face, Marco Ambrogio. La piazza nella sua lista sapendo che gli porterà qualche voto ed invece la bella signora Ferrante, sconosciuta ai più, prende 500 voti e per pochissime preferenze non soffia il seggio al consumato pseudo-comunista. Chi l’avrebbe detto!

La Ferrante Family, una dote di 1000 voti che fanno gola, ma che stavolta il barista con il pallino della politica ha deciso di mettere a frutto. Siamo informati che sta meditando di scendere nuovamente in campo. La bella Rossana, divenuta mamma da poco, scalda i motori, al resto ci pensa il fratellone. Ed il Danesi è un viavai di postulanti che tentano di accaparrarsi la candidatura della Ferrante.

Sarà decisiva, con gli oltre 500 voti presi alle ultime elezioni, ma, giura il Don Giovanni, “questa volta saranno quasi il doppio!”. Non resta che aspettare.