Longobucco, voti in cambio di buoni mensa: sequestrate le schede elettorali

Pirillo e Federico

La Procura di Castrovillari vuole vederci chiaro e il rischio, per lo scarto di sole 24 preferenze a favore del Pd, è che le elezioni comunali di Longobucco siano state falsate. Su disposizione del procuratore, Eugenio Facciola, stamattina la guardia di finanza ha infatti sequestrato tutte le schede elettorali. Dieci giorni fa aveva era stato riconfermato il sindaco uscente Giovanni Pirillo con il 50,56% . La sua lista, Pd-Socialisti uniti, ha rastrellato 1.075 voti e 8 seggi. Lo sfidante, Vincenzo Emanuele De Simone, invece, si è fermato al 49,43% grazie alla lista civica “Arcobaleno” che ha preso 1051 voti.

Adesso, le preferenze saranno vagliate una alla volta dagli investigatori delle fiamme gialle incaricati dalla procura che, nei giorni scorsi, ha aperto un fascicolo dopo la denuncia di una ragazza-madre nei confronti di Mario Federico, fratello di Davide Federico, assessore uscente di Longobucco e candidato consigliere eletto nella lista del Pd. Assieme alla denuncia per voto di scambio, la giovane ha consegnato ai pm di Castrovillari anche la registrazione di un colloquio intrattenuto con mario Federico, che è pure marito dell’assessore alle Politiche sociali del comune di Mirto, poco distante da Longobucco. Nella registrazione si sente Federico che parla con la ragazza pochi giorni prima delle elezioni comunali e, in cambio del suo voto e di quello di sua madre, le avrebbe garantito un blocchetto di buoni mensa per la scuola del figlio (del valore di 25 euro) e l’impegno per trovarle un posto di lavoro.