Rende, il blitz di Gratteri: la moglie di Patitucci resta in carcere

La donna del boss. Intercettata, pedinata e arrestata. Rosanna Garofalo è la compagna di Francesco Patitucci, indicato dai magistrati della Dda di Catanzaro come l’elemento di vertice delle cosche confederate operanti tra Cosenza e Rende. La Garofalo è finita in manette insieme con altre decine di persone per effetto dell’ultimo blitz di Gratteri. L’azione di carabinieri, poliziotti e finanzieri l’ha colta di sorpresa: la Garofalo aveva in casa, nell’abitazione che divideva con il padrino, una “cimice” d’ultima generazione. Uno strumento d’ascolto moderno ed efficace con il quale gli investigatori l’hanno “spiata” per mesi… La donna viene intercettata mentre parla con Michele Di Puppo, stella di prima grandezza della ‘ndrangheta rendese e col compagno: vengono ascoltati mentre dividono i soldi tra quelli che vanno agli avvocati e quelli che servono per altro grazie anche a quanto riescono ad ottenere dalle estorsioni. Non solo: costanti appaiono i rapporti della Garofalo con Silvia Guido, consorte di Roberto Porcaro, fidatissimo luogotenente di Patitucci. Le due donne s’incontrano, si confrontano, e agiscono nell’interesse del gruppo.

Dopo l’arresto, Rosanna Garofalo ha proposto ricorso al Tribunale della Libertà con i suoi legali, gli avvocati Luigi Gullo e Laura Gaetano. I giudici del Riesame hanno però confermato il provvedimento restrittivo firmato dal Gip Alfredo Ferraro: la moglie del boss rimarrà in carcere. Una condizione nella quale si trova pure Silvia Guido e che riguarda gran parte delle persone dei clan confederati finite in manette. Il Tdl ha infatti confermato una settantina di misure cautelari… Fonte: Gazzetta del Sud