Rende, la morte di Anna è avvolta nel mistero: perché era in quell’albergo?

A Rende paese nessuno sa spiegarsi la morte improvvisa di Anna Pellegrino, 35 anni, trovata cadavere in una stanza dell’hotel San Diego, in via Maiorana, nel pressi del centro commerciale Marconi e non lontano dal call center nel quale lavorava.

Nessuno dei familiari, degli amici e dei conoscenti crede all’ipotesi del suicidio. Anna era una ragazza tranquilla, senza grilli per la testa, attaccata alla famiglia e non aveva un fidanzato. Mercoledì era uscita di casa per andare a lavorare nel call center rendese dov’era impiegata da qualche tempo e non aveva dato nessun segnale di squilibrio: tutto normale come sempre.

La sorella, con la quale ha sempre avuto un bellissimo rapporto, l’ha sentita intorno alle 14 e ha riferito che Anna le aveva detto di aver pranzato al Mc Donald’s del centro commerciale Marconi. Doveva rientrare, come sempre, nel corso della serata e quando in famiglia non l’hanno vista si sono preoccupati. Così, la sorella di Anna è andata di persona nel call center di Rende a cercarla. Lì i colleghi le hanno detto che non era andata a lavorare. Qualche ora dopo, la tragica notizia del ritrovamento del cadavere di Anna.

Una morte completamente avvolta nel mistero, un “giallo” fittissimo dal quale è molto difficile uscire, anche perché, comprensibilmente, i carabinieri mantengono uno stretto riserbo nelle indagini e continuano a non escludere l’ipotesi del suicidio. Ma molti amici non ci credono e puntano la loro attenzione su un semplice concetto: se davvero voleva suicidarsi, perché andare a chiudersi in una stanza d’albergo?

L’Hotel San Diego di Rende non è un albergo famoso. Diciamo pure – tanto non è un mistero – che è frequentato da coppie, molto spesso “clandestine”, in cerca di intimità che, per non essere viste o notate, lasciano persino le auto nei parcheggi limitrofi per non dare nell’occhio. La chiave del mistero è proprio questa: cosa ci faceva Anna in quell’albergo? Ed è credibile che fosse da sola in quella stanza d’albergo?

Le amiche più care ma anche qualche collega di lavoro sussurrano che Anna è stata strangolata e non sanno darsi pace per non aver capito il pericolo che stava correndo. Le indagini comunque proseguono e potrebbero arrivare presto ad una svolta: in un senso (omicidio) o nell’altro (suicidio). Rimane la grande amarezza di un’altra vita spezzata in questa estate maledetta che sembra non voler finire mai.