In un documento, il ministro Matteo Piantedosi ha spiegato le motivazioni della proroga di 6 mesi dello scioglimento del consiglio comunale di Rende. Il ministro ripercorre le tappe che hanno portato allo scioglimento e alla gestione della terna commissariale.
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Rende (Cosenza) e’ stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 28 giugno 2023, registrato dalla Corte dei conti il 6 luglio 2023, per la durata di diciotto mesi, ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalità organizzata.
Per effetto dell’avvenuto scioglimento, la gestione dell’ente è stata affidata a una commissione straordinaria che ha perseguito l’obiettivo del ripristino della legalità e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile per la radicata presenza della criminalità organizzata.
Il prefetto di Cosenza, con relazione del 20 settembre 2024, ha riferito sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, rappresentando tuttavia che l’avviata azione di riorganizzazione e riconduzione alla legalita’ dell’ente locale non può ritenersi conclusa e, pertanto, ha proposto la proroga della gestione commissariale.
La situazione generale del comune e la necessita’ di completare gli interventi già intrapresi sono stati oggetto di approfondimento nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi il 19 settembre 2024, consesso integrato per l’occasione con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia e del rappresentante della procura della Repubblica di Cosenza, a conclusione del quale è emersa la necessità che la gestione commissariale sia prorogata per l’ulteriore termine di sei mesi previsto dalla legge.
L’attività della commissione straordinaria è stata improntata alla massima discontinuità rispetto al passato al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa del comune, con il prioritario obiettivo di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettivita’ locale e le istituzioni.
L’organo di gestione straordinaria, previo approfondito esame delle numerose criticità che hanno determinato Io scioglimento del Comune di Rende, ha avviato l’azione di risanamento dell’ente, nel corso della quale sono emersi, in tutta evidenza, il generale disordine gestionale e le varie forme di illegalità che hanno reso il tessuto amministrativo facilmente permeabile ai condizionamenti delle locali consorterie mafiose.
Prioritariamente è stata avvertita la necessità di riorganizzare la struttura burocratica attraverso modalità di impiego delle risorse disponibili più efficienti promuovendo un miglior utilizzo del pur limitato numero di figure professionali apicali, una delle quali, peraltro, anche oggetto di sospensione disposta ai sensi dell’art. 143, comma 5, TUOEL.
La commissione ha inoltre proceduto all’avvicendamento del segretario generale dell’ente e ha definito la nuova macrostruttura organizzativa, integrandola con l’apporto di funzionari assegnati in posizione di sovraordinazione ai sensi dell’art. 145 TUOEL; inoltre, nel rideterminare il fabbisogno del personale – pur a fronte dei ristretti margini di manovra dettati dal piano di riequilibrio finanziario al quale l’ente locale è soggetto sin dal 2012 – sono state concluse le procedure concorsuali per l’assunzione di sedici nuove unità e avviate le procedure per l’assunzione ulteriori sette unità di personale. E’ stata rivolta particolare attenzione al corpo della polizia locale al quale sono state assegnate due nuove unità, tra cui anche la figura del comandante del corpo, ridefinita a livello dirigenziale in conformità alle dimensioni demografiche e territoriali del comune.
Il prefetto di Cosenza ha evidenziato a tal riguardo che una proroga della gestione commissariale consentirebbe all’organo straordinario di portare a conclusione il processo di potenziamento dell’organico dando un segnale concreto di cambiamento e di maggiore operatività nell’attività amministrativa con innegabili riflessi positivi sulla regolare e corretta erogazione dei servizi resi alla comunità.
La commissione ha posto una particolare attenzione alle problematiche inerenti alla gestione delle strutture sportive comunali nonché al corretto Governo del territorio al fine di assicurare il rispetto dei principi di legalità a beneficio della cittadinanza.
In tal senso un intervento di particolare rilevanza è stato innanzitutto quello concernente il palazzetto dello sport, il cui provvedimento di concessione, in considerazione anche dei rilievi posti in sede ispettiva, è stato oggetto di rescissione unilaterale da parte dell’organo commissariale, che si è avvalso del potere straordinario previsto dal comma 4 dell’art. 145 del TUOEL, analogamente a quanto fatto in merito alla gestione dello stadio comunale.
A quest’ultimo proposito, la commissione ha rappresentato la necessità di definire le procedure per l’individuazione di nuovi concessionari delle predette strutture sportive, anche al fine di scongiurare il paventato pericolo che possano determinarsi circostanze atte a favorire il ritorno di soggetti vicini ad ambienti criminali, portatori di interessi contrari alla corretta amministrazione di beni pubblici.
Anche per quanto attiene all’affidamento della gestione del parco acquatico, la terna commissariale ha riferito di essere nella fase conclusiva della redazione di un capitolato di gara dettagliato, unitamente a un piano economico finanziario che offra garanzia di maggiori introiti derivanti dall’utilizzo della struttura comunale.
Per tali ragioni la proroga consentirebbe la compiuta definizione delle predette procedure presidiate dalla commissione straordinaria.
Un segnale incisivo di affermazione di una gestione caratterizzata da forti principi di legalità e trasparenza amministrativa è stata la revoca disposta dalla commissione della delibera del consiglio comunale con la quale era stato approvato il piano strutturale comunale, strumento essenziale a carattere pluriennale di programmazione urbanistica e di sviluppo cittadino.
Ciò in quanto, come sottolineato dalla commissione straordinaria, erano emersi errori nella documentazione allegata alla deliberazione consiliare, sia per una serie di rilevanti motivi, quali l’eccessiva densità edificatoria in alcune zone o l’anomalo e immotivato aumento di indici volumetrici in alcune aree, sia per evitare intenti speculativi su aree pubbliche.
L’intendimento della terna commissariale è quello di sviluppare ulteriormente il già avviato confronto con alcune categorie tecnico-professionali per poi dare avvio a un percorso di nuova adozione del piano strutturale comunale più trasparente e rispondente alle esigenze dei cittadini.
RENDE. PSC, REGALO DA 1 MILIARDO (https://www.iacchite.blog/rende-psc-regalo-da-1-miliardo-ecco-cosa-ce-scritto-nella-relazione-della-commissione-daccesso/)
Per quanto attiene alla concessione dei servizi di gestione dei cartelloni pubblicitari sul territorio comunale, la commissione straordinaria, ottenuta la consegna degli impianti da parte della precedente abusiva società che gestiva il servizio – società nei cui confronti i vertici dell’amministrazione comunale non avevano mai effettuato alcun controllo e, come già emerso in corso di accesso ispettivo, riconducibile ad un soggetto sodale della locale organizzazione criminale – si accinge a procedere alla pubblicazione dei relativi bandi di gara per individuare nuovi e idonei concessionari onde preservare quel servizio da interessi controindicati.
Tali elementi, come già evidenziato, sono stati oggetto di esame e valutazione nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, integrato per l’occasione con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia e del rappresentante della procura della Repubblica di Cosenza, i quali, dopo approfondita disamina, nell’evidenziare la situazione di iniziale gravissima compromissione di rappresentanti di vertice dell’ente con la criminalità organizzata, in un caos amministrativo generale hanno ritenuto che il «ricorso all’ulteriore semestre di durata del periodo di scioglimento sia necessario per il completamento e il consolidamento di tale opera».
Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, essenziale che l’organo straordinario disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attività in corso, scongiurare condizionamenti o forme di ostruzionismo e consolidare le numerose azioni intraprese per conferire all’azione amministrativa efficienza e qualità nella risposta alle esigenze dei cittadini e del territorio, al fine di contrastare con strumenti adeguati illecite interferenze della criminalita’ organizzata.
Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che ricorrano le condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi lo sci Iimento del consiglio comunale di Rende (Cosenza), ai sensi dell’art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 26 settembre 2024
Il Ministro dell’interno: Piantedosi