Rende, Parco Acquatico. L’Usb prosegue la battaglia per la tutela di lavoratori e cittadini

PARCO ACQUATICO: PROSEGUE LA BATTAGLIA PER LA TUTELA DEI LAVORATORI E DEI CITTADINI

A seguito della conferenza stampa che abbiamo tenuto il 5 giugno scorso e alla conseguente attenzione della stampa locale, è emersa con forza la drammatica situazione relativa al Parco Acquatico “Santa Chiara 4.0”. Una struttura pubblica, costata circa 20 milioni di euro, mal gestita dalla ditta appaltatrice. Una malagestione segnata dalla mancata retribuzione delle lavoratrici e dei lavoratori e dall’assenza delle norme minime di sicurezza all’interno della struttura. Abbiamo denunciato tutto ciò, evidenziando anche le responsabilità del Comune di Rende, venuto meno al proprio compito, ovvero quello di vigilare sull’appalto e tutelare i cittadini e le cittadine. In questa terra non è una novità trovarsi di fronte a realtà imprenditoriali che servendosi di beni e fondi pubblici traggono profitto senza poi rispettare la dignità di chi lavora. E’ ancora accettabile questo modus operandi? Noi crediamo di no.

Nella giornata di ieri abbiamo incontrato, unitamente ad un rappresentante degli ex lavoratori del Parco Acquatico, il Sindaco di Rende Marcello Manna, al quale abbiamo rappresentato le nostre ragioni, sottolineando la necessità da parte degli ex lavoratori di vedersi corrisposti gli stipendi maturati. Posizione che ribadiremo, nei prossimi giorni, ai rappresentanti della ditta appaltatrice PASC 4.0 SRL.
Esprimiamo inoltre la nostra solidarietà alla giornalista RAI Erika Crispo, minacciata a seguito dell’inchiesta condotta proprio sulle condizioni della struttura rendese.

USB Confederazione Cosenza
COBAS Cosenza