Rende, sciolto il Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende, e l’affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una Commissione straordinaria, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Che tradotto significa: sciolto per infiltrazioni mafiose.

Lo scioglimento è conseguenza del lavoro svolto dalla Commissione di accesso anitmafia, nominata nei mesi scorsi dal prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, dopo il coinvolgimento del sindaco, Marcello Manna e dell’ex assessore ai lavori pubblici, Pino Munno, in una inchiesta, denominata Reset, condotta dalla Procura distrettuale di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, contro le cosche “confederate” dominanti nel’area urbana del capoluogo bruzio.