“Rende, state attenti a Easy Park: non ha più la convenzione e le multe le riscuote… l’Amaco di Cosenza”

Fino a pochi anni fa parcheggiare la propria auto a Rende non era un problema considerate le ampie zone potenzialmente idonee allo scopo, a disposizione dell’automobilista di passaggio o di quello residente. Da qualche anno, però, è cambiato l’orientamento politico sulla viabilità urbana e laddove c’era la possibilità di sostare gratuitamente sono man mano apparse le famose strisce blu. Chilometri di pittura blu, capillarmente distribuita nelle piazze, nei viali, nelle strade principali e secondarie e, addirittura in qualche caso, anche nelle vineddre.

L’automobilista, nostrano o forestiero che sia, si trova, pertanto, di fronte ad una doppia possibilità di scelta: parcheggiare a vigna nelle poche aree a disposizione, ma anche nelle zone contrassegnate dal divieto di sosta, in doppia o tripla fila, sopra il marciapiede o in prossimità degli scivoli, tanto a Rende vigili urbani in giro non ce ne sono e gli ausiliari del traffico non possono rilevare questo tipo di infrazione oppure sostare negli spazi delimitati dalle odiate strisce blu, con pagamento della relativa tariffa a tempo.

Anche io, qualche giorno fa, mi sono trovato di fronte a questo dilemma, ma non ho esitato a scegliere la seconda opzione, parcheggiando la mia auto a Roges, in via Kennedy e apprestandomi a pagare il ticket per la sosta. Non avendo disponibilità immediata di monete e notando in bella evidenza sulla colonnina adibita a biglietteria l’avviso che il pagamento poteva avvenire anche on line attraverso l’applicazione EASY PARK, ho generato il mio ticket digitale con pagamento a mezzo carta di credito, esponendo sul cruscotto il logo dell’azienda erogatrice del servizio. Tra l’altro il vantaggio di queste forme di pagamento è la possibilità di allungare i tempi di sosta senza recarsi nuovamente presso l’auto in sosta per sostituire il tagliando. Evviva la tecnologia, ho pensato e, invece, era solo l’inizio di una complicata vicenda.

Ritornato all’auto, trovo sul parabrezza la multa per sosta in zona a pagamento senza esposizione del relativo riscontro. Ho pensato, l’ausiliario 108 (si qualificano con un numero invece del nome, forse per emulare i personaggi di Jan Fleming) non avrà visto la vignetta EASY PARK esposta? Guardo un po’ in giro, ma non vedo alcun addetto al servizio per chiarire l’accaduto. Mi metto in auto, proseguo in direzione Quattromiglia e noto alcuni ausiliari del traffico in momentanea pausa. Approfitto e chiedo spiegazioni circa la circostanza che si era verificata. Uno degli interlocutori, dice: “EASY PARK non ha più la convenzione con il Comune di Rende e non doveva accettare il pagamento del ticket. L’errore è di questa azienda che deve risarcire il pagamento impropriamente incassato. Tra l’altro, gli ausiliari, non hanno in dotazione neanche un palmare che consenta di verificare se la sosta è stata pagata. La multa la deve comunque pagare”.

Immaginate il mio stupore! Allora ha ragione il sig. 108 che mi ha multato! Allo stesso tempo cercavo di capire come fosse stato possibile pagare on line se il fornitore del servizio Easy Park non è più legittimato ad incassare i diritti per la sosta. Per togliermi questo dubbio, ritorno sul luogo della sosta, verifico che sulla colonnina sia apposto l’avviso per il pagamento on line e, a questo punto, vado a controllare la ricevuta del pagamento che Easy Park mi ha inoltrato via mail.

È qui ritrovo la sorpresa! Sulla ricevuta trovo indicato, quale gestore del parcheggio, AMACO SpA – Cosenza! Ma io mi trovo nel comune di Rende, cosa c’entra l’Amaco? A questo punto, per cercare di capirne il motivo, non mi rimaneva che simulare una nuova sosta ed effettuare il pagamento digitale. Seguendo con attenzione tutti i passaggi, noto che l’app inizialmente ti dice che non ci sono zone di parcheggio, ma quando tocchi il segnaposto della tua posizione sulla mappa, automaticamente il sistema aggancia un parcheggio su Cosenza, a viale Mancini, a circa 350 mt. dal punto di sosta. Ecco perché il pagamento confluisce ad Amaco! Spiegato il mistero.

Da questa vicenda l’unico che ne esce nelle vesti di “ortolano” è il sottoscritto, tutti gli altri, in ordine di apparizione: Comune di Rende (che lascia gli avvisi sulle colonnine e si incassa i soldi della multa), Easy Park (che si incassa le sue commissioni) e AMACO SpA (che incassa la tariffa a tempo senza rendere un servizio), sono i veri vincitori.

Ma il lettore si chiederà: e l’ausiliario del traffico? Lui rimarrà sempre il nostro Agente Speciale 108!

Lettera firmata