Rende tra Pau, Papi e il (solito) diluvio di interventi edilizi

Principe e il "pentito" Cavalcanti

RENDE, PAU E PAPI

Mentre prendono forma nuove alleanze politiche, frutto di mescolanze dal sapore luculliano, nessuno sembra volgere attenzione ad una città che continua a precipitare nel baratro del caos urbanistico.

Pochi giorni fa la giunta comunale ha deliberato (delibera n°256 del 25/10/2021) un atto di indirizzo per la formazione del Piano di Riqualificazione del Villaggio Europa, al fine di condonare i numerosi interventi realizzati senza gli idonei titoli abilitativi e senza alcun riferimento unitario. Tuttavia, ci preme ricordare che i Piani di riqualificazione dovrebbero essere estensioni attuative del PSC, del quale invece si è persa ogni traccia.

Ma non solo: in questo vuoto normativo, per via dell’assenza dello strumento madre della pianificazione urbanistica, vi è stato un vero e proprio proliferare di approvazioni di interventi edilizi (delibere di giunta 252, 251, 249, 247, 246 del 26/10/2021) che ricadono sulle aree PAU, ormai scadute. In tali approvazioni non si fa alcuna fatica a ravvisare l’utilizzo di escamotages e stratagemmi adottati proprio in virtù del vuoto normativo esistente nonché volti a perpetuarlo, cioè a eludere ancora l’approvazione del PSC, al cui stallo sembra siano perversamente funzionali anche i continui avvicendamenti dei suoi redattori (delibera n.248 del 26/10/2021).

Noi dell’Associazione “Spazio Aperto 1495” abbiamo da tempo inoltrato accesso agli atti presso la sede degli uffici comunali, ed abbiamo acquisito tutta la documentazione riguardante l’approvazione del PSC, riscontrando come ultimo atto di corrispondenza del Dipartimento Urbanistico Regionale la  nota nr. 416275 del 17/12/2020 (acquisita al protocollo del Comune con nr. 0055506 del 17/12/2020) nella quale la Regione ribadisce le deduzione del Tavolo Tecnico del 14/07/2020 con cui riteneva nulle le nuove classificazioni urbanistiche dei PAU, assimilandoli così a terreni agricoli. Sull’iter di approvazione del PSC, abbiamo chiesto anche delucidazioni alla Regione Calabria, settore urbanistica, con una nota del 19/06/2021, ma ancora non abbiamo ottenuto risposte.

Attendiamo ancora fiduciosi. Di certo noi non mancheremo di vigilare e di aggiornare su questi importanti temi la cittadinanza. Lasciamo ad altri, invece, le stucchevoli diatribe sui Papi stranieri, la cui stagione però, ci teniamo a rammentarlo, non ha certo avuto  inizio nell’ultima consiliatura, ma è iniziata ben prima, con il papato (per stare al gioco) dell’avvocato Cavalcanti. E aggiungiamo, rivolgendoci a chi solleva solo fumose questioni tra Papa ed Antipapa, che i veri problemi sono l’assenza di idee e di programmi politici concreti per far rinascere la nostra amata città.

Associazione Spazio Aperto 1495