Rende, tregua finita tra Principe e Talarico: “Sei solo un mercenario-chierichetto”

La tregua tra Sandro Principe e Mimmo Talarico, un po’ come tutte le altre, è durata poco e se qualcuno pensava che i due avrebbero animato una sorta di patto contro Marcello Manna e il Pd per le prossime elezioni, è stato clamorosamente smentito. A rinfocolare le polemiche sembra sia stata un’intervista di Talarico pubblicata dal suo “quotidiano” di riferimento che ha fatto andare su tutte le furie Principe.

Pomo della discordia il rapporto con il Cinghiale, al secolo Tonino Gentile, l’unico politico che è riuscito, grazie alla candidatura di Marcello Manna (che adesso gli è sfuggita completamente di mano), a sconfiggere la famiglia Principe dopo un dominio incontrastato che durava dal 1952. Talarico (che al ballottaggio votò Manna) adesso insinua, così come il quaquaraquà, che Principe possa scendere a patti col Cinghiale. Ma non solo perché c’è anche la volontà di Talarico di candidarsi (evidentemente la “pila” degli anni alla Regione dev’essere finita…) e dunque di fare ombra al “rais”.

“I riformisti – ha scritto Sandro Principe sul suo profilo FB – hanno sempre avuto rispetto per Gentile come avversario politico, ma ne hanno sempre contrastato i disegni di conquista del nostro Comune. E’ veramente paradossale ascoltare il lamento di quanti (truppe mercenarie dei piccoli nuovi zar calabresi e milizie di chierichetti indottrinati alle Frattocchie) hanno favorito la vittoria di Manna e, quindi, l’ingresso di Gentile nelle Istituzioni rendesi. La processione della Madonna di Costantinopoli del 2014 (trasformata in marcia della vittoria) è illuminante al riguardo”.

Quanto basta per sancire una nuova “guerra” dagli esiti per il momento imprevedibili.