Rende, tutti gli avvocati del cerchio magico di Manna

Marcello Manna

Al Comune di Rende, tra i tanti, è inevitabilmente scoppiato anche lo scandalo degli incarichi agli avvocati vicini al cerchio magico del sindaco quaquaraquà per eccellenza ovvero Marcello Manna. Non siamo stati noi a farlo esplodere ma una nota dei giovani avvocati, anche rendesi e iscritti nelle short list del Comune di Rende.

Era evidente a tutti già qualche anno fa che la gestione del Comune di Rende aveva preso un andazzo da fine legislatura, con provvedimenti imbarazzanti che indicavano spregiudicatezza e scarso senso delle istituzioni.

In questo contesto, la ciliegina sulla torta era rappresentata dall’incarico conferito a Luigi Natalizia, con determina dirigenziale n° 80 del 16-03-2017, ovvero il tesoriere del Laboratorio Civico, il movimento politico fondato dal sindaco. Tanto più che la moglie di Natalizia, Aurora Oliverio, ha un incarico al Comune dal 2014 quale esperto dell’ufficio di supporto, controllo e programmazione strategica e in materia di controllo amministrativo-legale. Insomma, siamo nel bel mezzo di una pioggia di denari per i soliti amici degli amici.

Ma non c’è niente di meglio che un bell’elenco per capire fino in fondo la portata di questa operazione del sindaco quaquaraquà.

Dalle segrete (ma neanche tanto) stanze del Comune di Rende, ecco che finalmente esce fuori l’elenco degli avvocati e dei consulenti esterni incaricati per il primo e il secondo trimestre del 2017 e quindi per i mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno.

Sono in tutto ventisette incarichi. E sono esclusi i nuovi, tra i quali si fa strada una delle fedelissime del sindaco di Rende, l’avvocato Elena Montesano, della quale tuttavia non è ancora arrivato il momento di scrivere.

PRIMO TRIMESTRE 2017

Partiamo dal primo trimestre. L’avvocato Antonio Baffa si becca 29mila 182 euro lordi per un’opposizione davanti alla Suprema Corte di Cassazione ed è il record per questa prima tranche. Al secondo posto si piazza Giuseppe Mastrangelo per un appello a Catanzaro liquidato alla modica cifra di 10mila euro lordi.

Al terzo posto, a quota 6mila, c’è Enrico Manfredi per un ricorso al Consiglio di Stato.

Seguono, a quota 5mila, l’avvocato Carmelo Bozzo e, a quota 4mila, gli avvocati Maria Agovino (TAR Calabria), Enzo Grandinetti (Tribunale di Cosenza), Giuseppe Leporace (Corte d’Appello di Catanzaro) e l’immancabile tesoriere-avvocato del Laboratorio di Manna ovvero Luigi Natalizia. 

Con quote minori si segnalano anche gli avvocati Ada Perna ed Angelo Nicotera (2918 euro) e l’avvocato Nunzio Chimenti (1000 euro). Per un totale di 76mila euro.

SECONDO TRIMESTRE 2017

Decisamente più contenuti – forse per non dare nell’occhio – i compensi elargiti nel secondo trimestre 2017, dove non si superano i 4mila euro, consegnati comunque ad avvocati del “calibro” di Paolo Florio (TAR Calabria e consulenza di parte) per un totale di 8mila euro lordi, Gianmaria Pisani (Corte d’Appello), Ernesto Gallo (TAR Calabria ma due cause per un totale di 8mila euro), Fabio Liparoti (TAR Calabria), Giuseppe De Luca (TAR Calabria), Maria Manna (Corte d’Appello), Francesco Costabile (Tribunale di Cosenza). Per un totale di 40mila euro. In sei mesi, dunque, abbiamo già raggiunto la cifra di oltre 110mila euro solo per incarichi agli avvocati.

Solo nei primi tre anni di amministrazione in quel di Rende, l’avvocato Marcello Manna meglio noto come il sindaco quaquaraquà ha impegnato circa 500mila euro (435mila 798 euro per la precisione) in incarichi legali per avvocati e consulenti esterni.

Un fiume di denaro che è andato ad ingrossare le tasche di ben individuati professionisti al servizio dell’avvocato Manna per i motivi più svariati. Un clientelismo sfrenato, simile in tutto e per tutto a quello del sindaco di Cosenza con il suo cerchio magico di avvocati. Abbiamo visto le cifre relative ai primi sei mesi del 2017 e ora passiamo anche agli anni precedenti.

ANNO 2016

L’avvocato Giancarlo Gentile è parte attiva della Fondazione Scuola Forense diretta dall’avvocato Giovanni Spataro, uno dei legali del Cinghiale e anche se non è direttamente parente (nonostante il cognome Gentile) all’animale di cui sopra, fa sempre riferimento a quella “parrocchia”. Anche Manna fa parte di questa combriccola tra legali e, prima che esplodesse la bufera nei rapporti tra il sindaco e il suo (ex) padrino, l’avvocato Gentile ha fatto in tempo a collezionare due liquidazioni da 6mila euro cadauna per un totale non disprezzabile di 12mila euro lordi.

Gli avvocati Giuseppe De Luca, Salvatore Alfano e Alessandro Mangini hanno addirittura un primato: fanno parte dello stesso studio legale e sono riusciti ad ottenere tutti e tre in questi anni incarichi legali dal loro amico sindaco. De Luca, tra TAR Calabria e Consiglio di Stato, ha incassato la bellezza di 16mila euro lordi mentre Alfano, grazie ad altre due nomine, ha conquistato circa 5mila euro e Mangini ha avuto un incarico da 2188 euro lordi nel 2015 portando il totale dello studio a oltre 23mila euro complessivi.

Il penalista Aldo Cribari fa parte da tempo della “scuderia quaquaraquà”e vanta al suo attivo la difesa comune con il “capo” del signor Daniele Lamanna, che da un po’ ormai ha saltato il fosso nonostante le sdegnose (ed inutili) smentite dei diretti interessati. Ma il buon Cribari è stato destinatario di molte altre “commesse” nel giro di interessi di Manna e adesso possiamo felicemente aggiungere anche gli incarichi legali al Comune di Rende.

Nell’anno del signore 2016 Cribari ha incassato quattro incarichi da 1800 euro a “botta” che gli sono valsi il traguardo di 7200 euro lordi.

Meglio di lui ha fatto l’avvocato Luciano Tocci, che oltre ai quattro incarichi da 1800 euro ha aggiunto anche un “lavoretto” al Tribunale di Cosenza per 5.800 euro, che fa salire le sue quotazioni ben oltre i 10mila euro.

Il quadro del 2016 si chiude con un trio collaudato che ha marciato a ritmi regolari: 9mila euro per Giuseppe Leporace, della dinastia di “Maurino” buonanima; 8500 euro per Renato Ricchio e circa 6mila per Marcello Crocco.

Gli altri neanche li citiamo perché siamo su cifre basse e sono stati chiamati probabilmente per non dare nell’occhio. La morale della favola è che un ristrettissimo gruppo di avvocati (otto ma sette se consideriamo che due fanno parte dello stesso studio) ha monopolizzato gli incarichi legali di un comune importante come quello di Rende.

ANNI 2014 e 2015

Quanto agli anni 2014 (Manna si è insediato solo in estate) e 2015, gli incarichi non erano stati così sfacciatamente mirati come quelli relativi al 2016 ed al 2017 ma ciò non toglie che si trovino sempre nomi e cognomi ricorrenti. Dall’avvocato Paolo Florio agli avvocati Francesco Visciglia e Santo Spadafora ai già citati Giuseppe De Luca e Giuseppe Leporace.

Alla fine della giostra, come accennavamo, Manna ha distribuito quasi 500mila euro agli avvocati del suo cerchio magico. Si può dire che siamo davanti ad un monopolio indegno che penalizza migliaia di professionisti?