Rocco Morabito, morto un papa se ne fa un altro

“Morto un papa se ne fa un altro”

dalla pagina FB di Sandro Pezzi

Utilizzo questo proverbio per cercare di dare un senso all’arresto di Rocco Morabito, classificato dallo Stato e dai reparti speciali (nati per contrastare le mafie) al numero 2 della classifica delle persone più pericolose in Italia e nel mondo.
Morabito era il numero 2 dei ricercati più pericolosi in Italia e nel mondo.

Adesso però il suo posto nella “classifica dei più”, è stato semplicemente sostituito da un’altra persona, da un numero 3 che oggi è diventato numero 2 (succede la stessa cosa quando arrestano un capo mafia, il figlio, un suo parente o il suo vice diventa automaticamente il nuovo Capo).
Lo stesso Morabito nello scalare la classifica ha occupato posizioni che precedentemente erano state assegnate ad altri criminali.

Bisognerebbe riflettere però su come si accede a queste classifiche, forse non è tutto merito di Morabito, forse a questi livelli a determinate strutture si accede anche con la complicità di servitori infedeli dello stato, forse queste classifiche (che si rigenerano automaticamente ogni qual volta scatta l’arresto del super ricercato) sono funzionali al mantenimento dei tanti apparati preposti alla pubblica sicurezza. Veramente pensate che Riina, Morabito o Messina Denaro siano arrivati a questi livelli senza l’aiuto di apparati o servitori infedeli dello Stato?
Morto un papa se ne fa un altro.