Quello che è successo nel paese di Rose, in provincia di Cosenza, non ha nulla di miracoloso. Non c’è bisogno di nessun miracolo quando l’amore per il prossimo prevale su ogni cosa. Un “prossimo” che don Giuseppe Mancuso, da poco nominato parroco del paese con poco più di 4000 anime, è riuscito a vedere nel volto di tutti i suoi nuovi parrocchiani. E per queste sue qualità don Giuseppe è stato accolto dall’intera comunità di Rose, con amore e affetto. Un amore che il parroco ha saputo da subito “ricambiare” portando la parola di Gesù in giro per le case del paese, con umiltà e passione. Una passione che si è trasformata in conforto per chi in questa vita soffre. Un uomo al servizio della chiesa e della comunità. Una concretezza ed una spiritualità che non è passata inosservata ai parrocchiani, che pur di averlo vicino si sono impegnati a rendere “abitabile” la vecchia casa canonica.
E così, attraverso una colletta, i parrocchiani hanno acquistato tutto il necessario trasformando la casa canonica nella nuova dimora di don Giuseppe. Un bell’esempio di amore ricambiato.
In un mondo dove la fratellanza tra gli uomini è sempre più rara, questo paesino ci offre l’opportunità di riflettere su quanto importante è concedersi anima e corpo agli altri, senza nulla chiedere in cambio, se non l’amore come nutrimento dell’anima. E’ questo il messaggio che don Giuseppe ha portato ai suoi parrocchiani. E noi, che in genere parliamo quasi sempre di egoismo ed avarizia degli uomini, siamo lieti di dare finalmente una bella notizia, e il benvenuto a questo uomo di Dio che è riuscito a dare il senso giusto alla parola “umanità”. Senza la quale la vita stessa sarebbe vuota. Grazie don Giuseppe.