Rossano, i grillini denunciano gli affari di Candiano e Mascaro

Nicola Candiano

Meetup Rossano Pentastellata: il Comune non ceda il proprio patrimonio pubblico a prezzi di saldo!

“Il Comune di Rossano non si permetta a svendere il patrimonio pubblico regalando 94.321 mq alla EdilMar s.a.s. a una cifra 3 volte inferiore rispetto al reale valore del terreno e delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie. In tutto questo a rimetterci saranno come sempre i “comuni mortali” rossanesi che si vedranno privati di diritti e di un’ingente somma che avrebbe potuto essere utilizzata per fare cassa anziché insistere nel voler far pagare il dissesto finanziario all’intera collettività”.

E’ un attacco frontale quello degli attivisti del Meetup Rossano Pentastellata alla vergognosa gestione di una vertenza che si sarebbe dovuta chiudere più di dieci anni fa e che invece il Comune di Rossano continua a tirar per le lunghe forse per cercare di addivenire ad un accordo bonario, peraltro contra legem, che favorisca illustri e facoltosi personaggi del palcoscenico rossanese.

“Nel 1988 l’allora sindaco Nicola Candiano (oggi assessore al bilancio, guarda un po’ che caso) stipulava un piano di lottizzazione con Mascaro Senior (anche qui che combinazione!!!) per lo sfruttamento del terreno su cui oggi sorgono l’Acquapark e i villaggi turistici. Nel 1994 la ditta EdilMar s.a.s. subentrava al Mascaro e ridefiniva il suddetto piano convenendo la realizzazione dell’impianto AcquaPark “Odissea 2000” e dei limitrofi villaggi turistici accollandosi tutte le spese per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primarie e secondarie a ultimazione delle quali si impegnava a restituire al Comune le aree sociali pari a 94.321 mq entro l’anno 2004.

Il sindaco Mascaro
Il sindaco Mascaro

Alla scadenza di detto anno, tuttavia, la EdilMar non cedeva detta area, che detiene e sfrutta tutt’ora, non sappiamo bene a quale titolo, ma non provvedeva neppure alla realizzazione di tutte quelle strutture che invece si era impegnato a realizzare all’atto della stipula della convenzione, avanzando al Comune una proposta di monetizzazione per una cifra pari ad € 707.272,32 a fronte di un valore stimato pari ad € 2.783.077,07.

Tale riduzione di prezzo sarebbe, a loro dire, dovuta alla gestione e alle spese che avrebbe affrontato durante il periodo di possesso del terreno e delle opere di cui sopra ossia n. 6 campi da tennis, 1 campo da calcio e relativi servizi oltre ad un edificio di 300 mq da destinare ad ambulatorio-pronto soccorso-delegazione municipale.

In parole povere la EdilMar proponeva al Comune la cessione del terreno e delle “opere fantasma” in questione. La monetizzazione è uno strumento previsto dalla legge che consente all’Ente pubblico di poter appunto “monetizzare” (far cassa) vendendo porzioni di determinati beni pubblici al privato. Quello che però la legge non prevede è il poter ricorrere agli sconti che in questo caso corrispondono a circa 2 milioni di euro!

Adesso noi ci chiediamo: per quale diamine di motivo il Comune ha atteso ben dodici anni e l’avvento di un Commissario Prefettizio che riesumasse la questione per tentare di definire e rivendicare il proprio  patrimonio immobiliare accettando addirittura che sullo stesso il privato vi lucrasse senza ottenerne alcun beneficio?

In particolare, a che titolo la EdilMar ha realizzato il mega-impianto fotovoltaico sull’area di parcheggio a servizio dell’AcquaPark se la stessa avrebbe dovuto essere ceduta al Comune?

L’assessore Candiano recentemente ci ha tirato le orecchie sostenendo infondatamente che, se pur volenterosi, arriviamo tardi sui problemi. Ma più in ritardo dell’Amministrazione Comunale in questa faccenda riteniamo sia umanamente impossibile! Pretendiamo che il Comune difenda strenuamente in ogni grado del giudizio il proprio patrimonio immobiliare adottando tutti i mezzi consentiti dalla legge per la sua tutela”.

Meetup Rossano Pentastellata