Tragedia all’Annunziata: “Nel reparto di Ginecologia mia sorella è stata abbandonata da tutti”

Il funerale della dottoressa Maria Barca, dirigente medico del reparto di Rianimazione ed Anestesia dell’ospedale dell’Annunziata sarà celebrato domani, venerdì 16 dicembre, nella chiesa di Carolei.

Quando accadono tragedie così grandi come quella capitata a Maria Barca, 61 anni, da 28 in servizio proprio all’Annunziata, non è semplice rimanere freddi oppure oggettivi. Abbiamo potuto verificare che molti amici del primario di Ginecologia Michele Morelli non hanno gradito il fatto che Iacchite’ lo abbia chiamato in causa “osando” scriverne il nome e addirittura far “vedere” la fotografia e quindi la faccia che ha.

Senza voler entrare nel merito delle questioni mediche, è fuor di dubbio che quanto accade in un reparto (alla dottoressa Barca hanno perforato l’intestino nel corso di un intervento per laparoscopia) ricade sotto la responsabilità del primario e, anche in presenza di un grande professionista quale certamente sarà il professore Morelli, ci possono essere errori e negligenze. Nessuno sta crocifiggendo il medico, anzi abbiamo scritto e ribadiamo che per queste cause penali c’è un’ampia casistica di assoluzioni che è sotto gli occhi di tutti. Ma è naturale che la gente voglia sapere la verità. Ed è altrettanto naturale che non si fidi della Giustizia, specie in un Tribunale corrotto come quello di Cosenza.

Michele Morelli
Michele Morelli

Se non vi bastasse quello che scrive Iacchite’, ieri tra i commenti al post apparso sulla nostra pagina FB c’era anche quello della signora Brunella Barca, la sorella della dottoressa Maria. 

barcaLa signora Barca rispondeva al commento di Rosina Bartolotta, che scriveva: “Una tragica fatalità, il dott. Morelli è all’altezza del ruolo che riveste nel nostro nosocomio. Purtroppo siamo esseri umani e disgrazie del genere capitano, la scomparsa prematura e tragica della nostra amata Dottoressa lascia un grande vuoto in tutti”.

Non è nostra intenzione alimentare altre polemiche ma solo ristabilire la verità dei fatti ribadendo che qui a Cosenza MAI NESSUN MEDICO ha pagato per casi di presunta malasanità e questo lo sanno anche i bambini.

Di conseguenza, gli aficionados di Morelli possono stare tranquilli ed evitare di agitarsi.