di Saverio Di Giorno
Otello Lupacchini è stato assolto dall’accusa di falso ideologico. Accusa mossa nel 2019 dai pm di Salerno Roberto Penna e Luca Masini. Non c’è stato neanche bisogno di ascoltare la difesa. La contestazione trasmessa a Salerno dalla Dda di Catanzaro riguardava una comunicazione fatta da Lupacchini agli ordini preposti di garantire sicurezza in seguito alla presenza di soggetti criminali in Calabria.
L’avvocato Iai definisce gli addebiti sconsiderati: “Il tribunale ha riconosciuto estraneità a quegli addebiti non solo infondati ma sconsiderati.” Poi aggiunge alcune questioni che rimangono irrisolte nonostante l’assoluzione: “Ad oggi quella segnalazione che fu fatta dalla sua scorta con relazione del 2019 inviata al reparto operativo di Roma non ha avuto più seguito. Nessuno sa nulla: due persone di sesso maschile hanno intrapreso un pedinamento. Se un’automobile – in questo caso intestata alla questura di Perugia – si inserisce deve avvenire comunicazione. Non è stato fatto conformemente a legge. Pedinato per oltre 40 chilometri. Le ragioni sono sconosciute”. Infine, chiude con un riferimento al contesto di quegli anni: “Vicende particolarmente insidiose per la sua carriera. Della vicenda complessiva del dottor. Lupacchini ci sono punti oscuri non sulla sua condotta, ma in un contesto che mal digeriva”.
In seguito all’assoluzione lo stesso Lupacchini ha ricollegato l’azione penale all’ambiente di Catanzaro: “Ritengo e mi adopererò in tutte le sedi opportune per dimostrare come l’azione penale possa essere stata esercitata in via assolutamente strumentale al mio allontanamento da Catanzaro dove probabilmente disturbavo qualcuno o qualcosa”. E chi sia questo qualcuno o qualcosa o gli ambienti che mal digerivano Lupacchini altre indicazioni le dà lo stesso ex magistrato neanche tanto tempo fa a Iacchite’ dove indica chi secondo lui ci ha guadagnato dal suo trasferimento: https://www.iacchite.blog/lupacchini-la-calabria-e-come-il-paese-di-acchiappacitrulli-ecco-chi-ci-ha-guadagnato-dal-mio-trasferimento/. In quel contesto faceva diretto riferimento ad alcuni post pubblicati da esponenti della famiglia Greco.
Che sia tutto collegato e che secondo la ricostruzione, chi si è adoperato per il trasferimento, chi ne abbia giovato e chi abbia avuto contatti e possibilità di orchestrare un pedinamento con automobile della questura di Perugia sia tutto coordinato e abbia agito di concerto è un’ipotesi inquietante aldilà delle coincidenze e delle ricorrenze di luoghi, tempi e nomi.