San Giovanni in Fiore. I commercianti sfidano la zona rossa e si ribellano alla sindaca “marziana”

La sindaca ‘provvisoria’ di San Giovanni Fiore Rosaria Succurro, contemporaneamente assessora (per mancanza di prove) al Comune di Cosenza, non ne prende nemmeno una.
Nella città di Gioacchino da Fiore, la Succurro appare sempre più isolata, quasi una “marziana”, contestata ormai apertamente da tutti.
Nelle ultime ore, infatti, contro di lei è stata organizzata una protesta silenziosa, forte ma decorosa.
Stamattina i tantissimi commercianti di San Giovanni in Fiore, sfidando la zona rossa hanno alzato le saracinesche e illuminato le loro botteghe a giorno.
Sono commercianti di abbigliamento, scarpe, gioielli, mobili. Tutti arrabbiatissimi.
Rientrano nelle categorie che una scellerata ripartizione dei codici Ateco ha messo, evidentemente, tra gli untori.
Sono le uniche attività che insieme alla cura della persona e alle palestre, sono completamente chiuse in zona rossa .
Sono quelli che da 13 mesi chinano il capo quando si gioca a” cambia colore “ ma stavolta non ci stanno.

Stavolta non comprendono perché la sindaca Succurro con 143 contagi ha imposto la zona rossa, quando qualche mese con 334 contagi l’ha lasciata arancione.
Non si capisce perché non abbiano diritto ai ristori considerato che la chiusura viene decretata dal Comune.
Non si capisce perché debbano pagare le tasse comunali anche durante i periodi di chiusura.
Stavolta i commercianti di S Giovanni in Fiore non ci stanno.
Si sentono vittime di soprusi e trovano arbitraria questa chiusura non supportata da numeri effettivi ma da un algoritmo , da tamponi non processati e da contagi presunti.
Ma sono gran parte dei cittadini che non accettano la zona rossa imposta dalla Succurro per due settimane. Contestano una decisione definita arbitraria e fortemente punitiva.
L’economia dell’intero paese è al collasso e i cittadini insieme ai commercianti chiedono di intervenire subito .

Non si chiedono sostegni ma la possibilità di poter lavorare rispettando, come si è fatto finora, tutte le regole.
Intanto da più parti della città silana arrivano voci di clamorose azioni di protesta, per richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica regionale su quanto sta accadendo in uno dei comuni più grandi della Calabria, per responsabilità di una sindaca “marziana” che appare sempre più inadeguata.