San Giovanni in Fiore. La coppia reale non molla il Comune e cerca sponde nella prefetta per il premio Gioacchino

La sindaca sempre più squallida di San Giovanni in Fiore e il marito, il famigerato Marco a ‘mbroglia, continuano ad amministrare la città come se nulla fosse. Ancora arrivano al Comune con l’auto blu della Provincia con autista al seguito. Eppure, la sindaca squallida è ormai da oltre dieci giorni incompatibile e quindi decaduta, essendo stata eletta consigliere regionale. Ad oggi, mantiene ancora ben 4 cariche istituzionali contemporaneamente in sfregio a tutte le regole della democrazia e della legalità. Qualcuno direbbe: ”e non se ne vogliono andare”. 

C’è già un ricorso presso il Tribunale di Catanzaro per decretarne la decadenza da uno degli incarichi ricoperti. C’è una richiesta scritta del ‘Comitato 18 gennaio’ che chiede sl presidente del consiglio comunale, Peppino Bitonti la convocazione del consiglio per prendere atto della decadenza. Nessuno apre bocca. Intanto, la sindaca e il comunista con il culo degli altri continuano a farsi i fatti propri. L’opposizione, tranne qualche post sui social, è senza parole. Gli alleati della Succurro, come quelli scappati di casa di ‘Fratelli d’Italia’ non dicono nulla. Il vicesindaco, Salvatore Cocchiero, alias ‘u lintarnune, è muto come… un pesce-lanterna. Ha paura che Marco a ‘mbroglia potrebbe ritirargli la delega di vice per affidarla a qualche altro suo lecchino e di conseguenza lui perde l’indennità per questi mesi che restano, perché a questa gente della politica e dei problemi della gente non interessa nulla, loro badano solo al portafoglio.

Intanto la coppia reale sta preparando il cosiddetto premio Gioacchino. Hanno impegnato la somma di 85 mila euro per una giornata di cabaret che nulla ha a che vedere con l’abate. Sono convinti che la figura di Gioacchino possa diffondersi con l’aiuto delle soubrette di turno che vengono invitate, per a ‘Mbroglia e la sindaca, la cultura non è altro che luci e paillettes, del resto cosa ti puoi aspettare da una che ha delegato tutta l’azione amministrativa a suo marito?

Vedremo se le istituzioni saranno presenti. Pare che tra gli invitati ci sia anche il prefetto, anzi la prefetta… e sarebbe cosa grave la sua presenza, anche perché ci sono dei ricorsi sul suo tavolo a riguardo l’incompatibilità della Succurro. Presenziare a questo spettacolo significa mettersi sotto i piedi tutt’e le regole democratiche che vigono nel nostro Paese. Ci auguriamo che i vari rappresentanti dello stato prendano coscienza del ruolo che ricoprono e declinino l’invito. In caso contrario, ci faremo almeno due risate. Oppure diranno che… ridere di loro è un reato? Lo scopriremo molto presto.