San Giovanni in Fiore. L’affare acqua indigna la città, le bugie dell’assessore “pampina”

Il re e la regina di San Giovanni in Fiore sono nudi, almeno sotto il profilo politico. Marco a ‘mbroglia e la regina di tutte le capre silane pensavano di non essere sgamati per le loro malefatte. Invece il loro piano diabolico di affidare in gestione i serbatoi dell’acqua potabile ad una ditta amica di Cosenza è stato scoperto e immediatamente sono intervenuti e hanno fatto scrivere una smentita ridicola all’assessore al “Decoro urbano”. Si tratta di Luigi Foglia, alias la “pampina” e da oggi pure ‘a chiacchiera. Ha scritto, in un comunicato stampa che sta facendo sorridere tutti i sangiovannesi, che non è vero che la determina la n. 157 del 20 febbraio 2024 dice che i serbatoi saranno affidati all’esterno.

Delle due una: o non sanno scrivere le determine o l’assessore dice il falso sapendo di mentire.
La determina in questione dice testualmente: “Di affidare l’incarico dei lavori di manutenzione dei serbatoi Comunali attraverso la PIATTAFORMA TRASPARE,
all’operatore economico ditta C.M.T . di Francesco Amendola Codice Fiscale MND FNC”. 
Chi dice il vero? Hanno cercato di mettere una pezza ma è peggio del buco.
I reali e i propri assessori sono convinti che i sangiovannesi hanno l’anello al naso.
La gente è stanca di questi signori che nei fatti stanno distruggendo una città di nobili tradizioni.
Questa vicenda ha fatto insorgere l’opposizione e tutta l’opinione pubblica.
L’acqua è un bene prezioso e non può essere affidato all’esterno, oltre al fatto che non sappiamo niente di quali competenze abbiano questi signori nella gestione delle acque, intanto hanno le chiavi dei serbatoi comunali ed entrano ed escono a loro piacimento, di questa gente sappiamo solo che spostano transenne o sedie da un posto ad un altro e si fanno ben pagare, per gli amici del clan Occhiuto funziona così…