San Giovanni in Fiore, l’imbroglio delle case popolari: come rubare i voti alla povera gente

COME RUBARE I VOTI ALLA POVERA GENTE

Prima delle elezioni del settembre scorso la “regina” di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro, su input del sindaco reale (il comunista col culo degli altri, Marco Ambrogio) in una solenne celebrazione, alla presenza del presidente del consiglio comunale Peppino Bitonti (te lo raccomando), del rappresentante dell’Aterp che si è prestato al giochetto, presenti giornalisti e televisioni hanno consegnato le chiavi degli alloggi popolari che le precedenti amministrazioni avevamo realizzato.

I 35 assegnatari molto presto hanno scoperto che gli avevano consegnato solo i portachiavi delle case. Li hanno evidentemente imbrogliati. Gli hanno fatto credere che potevano andare ad abitare le nuove case. I commenti positivi sui social si si sono sprecati. La “regina” veniva osannata per una cosa che lei non aveva fatto. Tutti contenti e felici.
I malcapitati molto presto, però, hanno capito che era solo un giochetto per ottenere consensi per le elezioni. Da lì a poco sono iniziate le richieste delle chiavi. La risposta dei regnanti: “Per Natale sarete in una nuova casa, bella e accogliente. Ormai ci siamo. Festeggeremo con voi”. È passato Natale, Capodanno e l’Epifania e delle chiavi nemmeno l’ombra.
Hanno spostato la consegna per Pasqua, dicevano ai poveri cristi. Ma anche a Pasqua niente da fare.
Ora i regnanti, coadiuvati dal presidente del consiglio comunale, hanno scaricato la ditta Loria per alcuni problemi tecnici. La ditta ha risposto ad alcuni assegnatari che erano tutte fandonie. Insomma, le case da 8 mesi che dovevano essere abitate da chi ne aveva bisogno sono ancora libere.
L’Aterp non dice nulla? La Regione Calabria è muta?
Chi dovrebbe vigilare si volta dall’altra parte e la gente vive in situazioni drammatiche con case umide, senza riscaldamento e servizi igienici e i consiglieri tutti sono muti!
Povera San Giovanni in Fiore in che mani sei caduta.