Il continuo scaricare della rete fognaria di San Giovanni in Fiore direttamente nel fiume Neto ha creato – finalmente – i primi veri problemi alla civica amministrazione.
Sono mesi che le pompe di sollevamento non funzionano. Si sono prese in fitto alcune pompe da una ditta di Reggio Calabria al costo di 150 euro al giorno.
Ma nonostante ciò, il problema persiste e le autorità competenti – leggi il porto delle nebbie di Cosenza – non hanno potuto fare altro che indagare un dipendente comunale.
La giunta comunale di San Giovanni in Fiore, con delibera n. 119 del 30 agosto 2023 ha assunto ufficialmente le difese del dipendente, che per motivi di privacy non viene menzionato. È stato dato mandato all’avvocato Morcavallo per assistere l’indagato.
Secondo le voci che circolano tra i consiglieri si tratterebbe del responsabile dell’ufficio tecnico, ingegnere Luigi Borrelli. È sicuramente un fatto nuovo che scardina il sistema creato da Marco a ‘mbroglia e dalla regina “capra”. Sono tantissime le denunce-querele che giacciono in procura e presso le altre autorità di polizia ma cosa grave non si hanno notizie di denunce fatte da Legambiente. Il reato ambientale che è stato notificato al funzionario non è di poco conto. In questi casi anche la figura del sindaco sarà interessata. La normativa dice chiaramente che le responsabilità non sono solo del capo dell’ufficio tecnico ma anche del primo cittadino.
Vedremo come procederanno le indagini.