Con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio comunale e al segretario generale, il sindaco di San Giovanni in Fiore Giuseppe Belcastro ha rassegnato le sue dimissioni. Una decisione che era nell’aria, dopo che la maggioranza che lo sosteneva, progressivamente l’ha abbandonato a causa delle laceranti divisioni di un partito, il Pd, che di fatto a Cosenza e provincia oramai non esiste più. Ora si tratterà di vedere se Belcastro ritirerà le dimissioni, come prevede la legge, nel termine dei venti giorni o se andrà fino in fondo. Si accettano scommesse. In ogni caso, le dimissioni del sindaco lasciano il tempo che trovano perché nella situazione che si è venuta a creare, il gioco lo conducono i consiglieri. Infatti, a seguito della diffida del prefetto, che arriverà, ci sono venti giorni di tempo per votare in consiglio comunale alcune questioni di bilancio, quindi, se i consiglieri non daranno la maggioranza allora si andrà tutti a casa, anche se il sindaco ritirerà le dimissioni, come farà o cercherà di fare.
Ecco il testo della lettera di Belcastro.
“Con la presente, in considerazione delle assenze dei consiglieri comunali che sostengono la maggioranza, alla seduta del consiglio comunale per la data odierna, dopo attenta riflessione e nel rispetto del ruolo istituzionale che ricopro e dei cittadini che mi hanno conferito il mandato, rassegno le mie dimissioni, nell’esclusivo perseguimento dell’interesse pubblico ed a favore della comunità amministrata“.
