San Lucido non è più zona rossa: la “papessa” e il “trombato”

Dalla mezzanotte è stata abolita la zona rossa del Comune di San Lucido. Con una nota la nostra “papessa” ha comunicato al commissario prefettizio l’abolizione delle restrizioni che tenevano bloccato il paesino tirrenico fin dal 17 marzo.

Una prima soddisfazione per tutti i sanlucidani che avevano rispettato con rigore le norme imposte ed avevano dovuto ingerire bocconi amari per l’immagine mediatica che aveva generato questa tragica situazione.

Il 17 marzo, con sei casi in ospedale, la “papessa”, su forte pressione del famoso uomo di Cetraro, emanò la prima ordinanza di zona rossa per poi restringerla ancora di più con altre due ordinanze ad hoc. Di seguito si sono verificati le morti e l’aumento degli asintomatici fino ad arrivare ad un numero superiore a 40.

Una storia triste questa di San Lucido dove gli abitanti si sono visti abbandonati senza nessun supporto psicologico: solo carabinieri, polizia, guardia di finanza, blindi di cemento armato agli ingressi e tanta tanta tristezza.

Tristezza per chi non c’era più, tristezza per chi soffriva in ospedale, tristezza per tutti gli asintomatici fra cui quattro bambini, tristezza per un paese che veniva descritto da tv e giornali nazionali come il paese fantasma, la Codogno del sud.

Noi di Iacchite’ siamo stati sempre presenti a dare forza ai sanlucidani, abbiamo pubblicato note che ci hanno inviato, abbiamo evitato di rispondere agli insulti che ci arrivavano. Siamo stati vicini ma anche rigidi quando abbiamo invitato tutti a non usare i social come arma di dispregio sociale, a non far diventare tutto come una guerra.

Dobbiamo ammettere che siamo riusciti nell’intento perché dopo valanghe di accuse e difese sui social la situazione si è placata. Tutti hanno dimostrato maturità e rispetto reciproco.

Ora proviamo a far capire chi è che ha scambiato questa tragedia come l’occasione per proporsi come un personaggio che di fatto non esiste.

Nella giornata di ieri ma anche nei giorni scorsi c’è stata una vera orgia mediatica portata avanti da personaggi locali legati a gruppi politici diversi. Prima hanno fatto di tutto per accaparrarsi la primogenitura di trattare con la governatrice, poi i ringraziamenti a quell’idiota del sindaco di Cetraro. Addirittura abbiamo letto “amici come prima”. A Cosenza diciamo, come tutti sanno: amici, amici, amici… amici ‘u cazzu. Chiediamo scusa per il francesismo ma quannu ci vo ci vo… 

Questo dovevano rispondere al sindaco di Cetraro, degno apostolo del famoso “uomo di Cetraro”, padre virtuale della famosa ordinanza del 17 marzo. Quello che poi è successo nella giornata di ieri e che abbiamo verificato con messaggi che ci sono stati inviati con tanto di post firmati, ci viene l’orticaria solo a raccontarlo. L’ha fatta da padrone il consigliere comunale Luigi Novello, candidato “trombato” alla Regione nonostante un notevole numero di voti nel partito del Cazzaro verde.

Una premessa: abbiamo sempre avuto una simpatia personale per Novello per i suoi trascorsi come massaggiatore nel Cosenza Calcio di Pagliuso, le sue mani erano abili e produttive sui muscoli dei calciatori rossoblù del tempo, poi dopo la sua via crucis personale per trovare una candidatura, finita miserevolmente con quella col Cazzaro verde, abbiamo cominciato a capire il personaggio.

Novello, supportato da un giornalista fantoccio, noto per i suoi comportamenti di lecchino, si è cucito l’abito di un personaggio che non esiste ovvero il referente politico regionale di San Lucido per la “papessa” de noantri. Ha fatto trascorrere ai sanlucidani e non solo a loro una domenica bestiale. Ha cominciato con l’ avvisare che grazie al suo lavoro diurno e notturno qualcosa di buono ci sarebbe stato per San Lucido e ha continuato così fino al pomeriggio quando ha annunciato l’ufficialità in pompa magna della esclusione della zona rossa. Dalla mattina al pomeriggio ha trovato anche il tempo di polemizzare attraverso il suo giornalista fantoccio di riferimento con il consigliere regionale Graziano Di Natale.

Stiamo cercando di fare una sintesi di quanto scritto da Novello perché le segnalazioni sono tantissime ed abbiamo anche ricevuto messaggi sui commenti ai suoi proclami di congiunti, parenti, dipendenti e clienti – non pazienti, clienti da lui favoriti come amministratore del comune di San Lucido – fino a febbraio 2020.

Caro Novello, una riflessione ce la devi permettere: noi riteniamo che tu non hai mosso un solo dito per favorire la decisione della Santelli, non per volontà ma per incapacità. Sì, ncapacità, perché oltre ad essere un bravo massaggiatore, sei solo un consigliere comunale di un comune ormai sciolto e un aspirante consigliere “trombato”, anche se magari hai preso più voti di quello che fino a ieri vendeva carne olandese spacciandola per “calabrese”.

Il lavoro e l’abnegazione di altre figure di San Lucido, dai funzionari a quelli del Centro Operativo Comunale per finire ai volontari, la vicinanza degli stessi responsabili dell’Asp di Cosenza Marino e Abenavoli e non per ultimo lo spessore e la capacità del nuovo commissario il dott. Roberto Micucci, associato anche al supporto di qualche anonimo ma prezioso cittadino di San Lucido, hanno creato le basi per la risoluzione del problema. Tutti questi tu non li hai considerati, anzi qualche volta hai anche reso difficile il loro lavoro anzi la loro missione.

Noi di Iacchite’ sapevamo dalle 12 di ieri che la “papessa” avrebbe tolto la zona rossa a San Lucido, mentre il tuo fantoccio ti faceva litigare con Di Natale… era tutto già deciso. Hai fatto un casino su un argomento che tanti sapevano che era già stato risolto.

Un’ultima considerazione: possibile che fra le decine di post che hai pubblicato – li abbiamo  riletti tutti – non hai trovato lo spazio e le parole per i trenta tuoi compaesani che isolati da oltre un mese stanno vivendo una tragedia umana simile a chi l’ha vissuta da ricoverato? Non una parola, non un pensiero…

Ma nella vita non è mai troppo tardi, siamo convinti, proprio per quella simpatia che ancora nonostante tutto proviamo per te, che riflettendo potrai fare qualche passo indietro magari togliendoti quella ridicola casacca del Cazzaro verde e della “papessa” capra… La strada verso la ripresa è ancora lunga: da oggi San Lucido non è liberata, le è stata solo ridata una dignità che la tua “papessa” gli aveva tolto per ben 47 giorni. Forza San Lucido. Sempre.