San Pietro di Caridà, operaio 24enne ucciso a colpi di fucile: le indagini sul movente

Un operaio 24enne, Domenico Oppedisano, è stato ucciso a colpi di fucile in località Prateria e San Pietro di Caridà, nella piana di Gioia Tauro, lungo la strada provinciale che da San Pietro di Caridà, comune dell’alta valle del Mesima, porta ai Piani di Prateria, un territorio che ricade in buona parte nei comuni di Galatro e Laureana di Borrello. Dalle prime notizie, l’uomo stava lavorando quando è stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco sparati da ignoti. Sul posto stanno operando i carabinieri per cercare di ricostruire la dinamica e individuare il movente dell’omicidio. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi. Secondo le prime informazioni la vittima era incensurata.

Secondo quanto appreso, il 24enne, operaio, è stato ucciso da quattro colpi di fucile mentre si trovava all’interno della sua automobile, dove è stato rinvenuto questa mattina. I carabinieri sono coordinati dal magistrato di turno della Procura di Palmi, guidata da Emanuele Crescenti.

I colpi di fucile sono stati esplosi da ignoti contro la Fiat Panda su cui viaggiava la vittima, che era diretta, come ogni giorno a Prateria dove svolgeva il lavoro di boscaiolo insieme ai membri della sua famiglia. Le indagini sono eseguite dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, ma non si esclude che possano essere trasferite alla Procura distrettuale di Reggio Calabria. Dai primi accertamenti, infatti, risulterebbe che il padre di Domenico Oppedisano abbia avuto problemi giudiziari in passato, e l’attenzione degli investigatori ruota anche agli interessi economici in un’area della provincia di Reggio Calabria dove in passato si sono registrati episodi delittuosi originati dal controllo del taglio dei boschi e del commercio del legname. Domenico Oppedisano era sposato e lascia una bambina che compirà un anno il prossimo 18 aprile.