Il Consiglio dei Ministri sta decidendo i dettagli del “Decreto legge: Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della Regione Calabria” meglio noto come “Decreto Calabria”. Mentre i calabresi attendono di sapere in maniera chiara e definitiva se la regione sarà “zona rossa”, la martoriata sanità del territorio si appresta a veder prolungato ed esteso il commissariamento governativo. D’altra parte, con le forze politiche che si ritrova la Calabria non ci poteva essere decisione differente, visto che i calabresi hanno continuato a votare i mafiosi. Ma bisogna pure sottolineare che il primo Decreto Calabria, partorito all’epoca in cui Conte e il M5s stavano a braccetto con la Lega è stato un fallimento totale. Eppure tutti ricordano che Conte insieme ai ministri leghisti e grillini arrivarono con grande risalto mediatico in Calabria, a Reggio, per “celebrare” quel Consiglio dei Ministri. Tutti avevamo sperato che arrivasse la svolta e invece è arrivato un commissario (Cotticelli) che non ha concluso un fico secco e sono stati nominati direttori generali e commissari (come quelli di Cosenza, per esempio) che sono stati perfettamente funzionali alla politica corrotta e mafiosa. Lega e M5s, in sostanza, hanno fatto fiasco e la circostanza è sotto tutti gli di occhi ma sono ben pochi i calabresi che hanno fiducia nel nuovo corso rappresentato dall’alleanza tra M5s e Pd. Eh sì, perché il Pd potrebbe essere anche “peggio” della Lega, nonostante la buona volontà di Speranza, chiamato dal governo a prendersi la “patata bollente” della sanità.
Le bozze del nuovo decreto circolano da giorni ma oggi dovrebbe essere la giornata decisiva per l’approvazione, che va ad ampliare i poteri del futuro commissario ad acta che sarà nominato dal Governo.
I poteri per il contrasto al Covid
Anzitutto “i nuovi” poteri del commissario comprenderanno anche un ruolo importante nel contrasto all’emergenza sanitaria in atto: ove delegato dal commissario straordinario nazionale Domenico Arcuri, il commissario della sanità calabrese si occuperà del Programma operativo di potenziamento delle Terapie intensive e semi-intensive.
Fino alla nuova nomina, il ruolo continuerà ad essere ricoperto dal generale Saverio Cotticelli. Sono in ogni caso revocate le procedure selettive dei direttori generali in corso alla data di entrata in vigore del decreto. “I direttori generali degli enti del servizio sanitario della Regione Calabria – si legge nella bozza – eventualmente nominati dalla Regione nei trenta giorni anteriori alla data di entrata in vigore del presente decreto cessano dalle loro funzioni dall’entrata in vigore del presente decreto”.
I subcommissari
Il Commissario ad acta sarà affiancato da due subcommissari “di qualificata e comprovata professionalità ed esperienza, rispettivamente, in materia di gestione sanitaria e in materia amministrativa”. Ad affiancare l’azione del nuovo commissario vi sarà anche l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) che fornirà supporto tecnico e operativo.
La durata
Nella bozza del decreto sanità si legge che “le disposizioni si applicano sino alla attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria e comunque non oltre 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, prorogabili di ulteriori 12 mesi con delibera del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro della salute”.