Sanità, il Senato approva la fiducia: il decreto Calabria è legge

Il Senato ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Calabria, nel testo già licenziato dalla Camera. Il decreto è dunque legge. I sì sono stati 149, i no 117 (tra cui il senatore di Iv Ernesto Magorno) ed un astenuto. Una struttura piramidale – con a capo il commissario ad acta, tre “sub” e commissari straordinari per ogni ente – per sanare il disavanzo economico in cui versa la sanità calabrese. E per fronteggiare, con adeguate misure, l’emergenza covid, anche affidando al primo commissario poteri sostitutivi nel caso di inerzia da parte della Regione. Il decreto Calabria, approvato in via definitiva al Senato, contiene queste ed altre misure con l’obiettivo di risanare ospedali ed Asl della Regione, da dieci anni sottoposti a commissariamento.
Il provvedimento, infatti, interviene riscrivendo alcune regole per fronteggiare il disavanzo e dare più poteri alla struttura commissariale per cercare di rimettere in piedi il servizio sanitario regionale. Dopo settimane di polemiche, il Governo ha nominato il nuovo commissario: Guido Longo, ex prefetto di Vibo Valentia. Il provvedimento prevede anche una stretta per i commissari straordinari che non raggiungeranno risultati positivi (stop all’erogazione dei compensi straordinari), un nuovo piano per assumere medici, infermieri e operatori sanitari (anche per rafforzare i pronto soccorso) e il rinvio delle nuove elezioni regionali della Calabria, che si terranno tra febbraio e aprile.
«Vorrei usare una parola: normalità. La Calabria ha bisogno di normalità, il che significa non dover dire: «Sono entrato in un ospedale e – pensa! – l’ho trovato pulito», come se trovare un ospedale pulito sia eccezionale. Un ospedale pulito deve essere normalità, non può essere una cosa eccezionale. Normalità significa trovare un ospedale vicino casa aperto, non chiuso, come purtroppo si vede in molte parti d’Italia e soprattutto in Calabria; significa trovare un medico vicino; significa trovare qualcuno che ti ascolta. I calabresi hanno bisogno di questa normalità, che tutti auspichiamo». Lo ha detto in Senato il viceministro alla Sanità Pierpaolo Sileri.
«Il decreto sulla gestione commissariale della sanità calabrese che oggi il Senato approva con il voto del Pd concederà altri 24 mesi, attraverso misure eccezionali, per risanare il sistema e garantire anche in Calabria il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza. Nel tempo, nonostante il commissariamento dal 2009, si sono riscontrate inadempienze sconcertanti nel sistema sanitario calabrese, come l’assenza di bilanci certificati e un modello organizzativo che puntava più a dismettere che a riorganizzare, l’assenza dei servizi territoriali con il conseguente ricorso massiccio all’ospedalizzazione, la sovrapposizione con gli interessi della criminalità organizzata, tanto che i diritti garantiti dall’articolo 32 della Costituzione non lo erano per i calabresi. Questo provvedimento intende creare le condizioni per il ritorno alla normalità». Lo ha detto in Aula la senatrice del Pd Paola Boldrini, vicepresidente della commissione Sanità, parlando in dichiarazione di voto.