Sanità, Palla Palla “premia” i direttori generali: tutti i retroscena

Siamo al tragicomico: i direttori generali delle Aziende Ospedaliere e delle ASP della Calabria, nominati da Palla Palla, sono stati valutati positivamente per il loro operato. Quindi, in Calabria abbiamo un’ottima sanità. È veramente una barzelletta, solo che c’è poco da ridere.

E’ l’ennesimo abuso commesso dal dipartimento Tutela della salute e,  di conseguenza, dal beone che abbiamo messo a presiedere la giunta regionale. Intanto il premio dei direttori generali va triplicato in quanto per proprietà transitiva essi premiano anche i direttori sanitari e gli amministrativi aziendali, liquidando loro un 20% in più della loro retribuzione. Babbo Natale che arriva in anticipo e a dispetto dei cittadini che non riescono a vedere le richieste di salute in alcun modo soddisfatte.

Ma ciò che denota l’illegalità, è rappresentato dalla palese e voluta “ignoranza” del comma 5 dell’art. 14 della legge regionale n. 11/2004 che testualmente recita: “L’incarico di direttore generale può essere revocato prima della scadenza contrattuale ove la Giunta regionale, in contraddittorio con l’interessato, accerti gravi violazioni dei doveri dell’ufficio ovvero inadempienze agli obblighi contrattualmente assunti o agli obiettivi assegnati. In ogni caso il mancato raggiungimento dell’equilibrio economico determina automaticamente la decadenza dell’incarico”.

Ma questo è pretendere troppo, perché il delegato alla sanità di Palla Palla, l’immarcescibile Franco Pacenza, non è in grado di leggere, né può perdere tempo che lo distoglierebbe da quanto gli sta a cuore: sistemare la moglie in primis e cercare di razzolare quanto è possibile prima che venga buttato fuori, non certo da Palla Palla, ma da sopraggiunti provvedimenti derivanti dalla nomina illegittima della quale ha goduto.

Basta leggerli sul web della Regione. Ma anche lo stesso presidente non ha tempo per leggerli, impegnato com’è nella scelta delle catene con le quali legarsi tra 8 giorni davanti palazzo Chigi. La Corte dei Conti? Come al solito farà finta di non sapere nulla, visto che non può assolutamente intervenire senza dettagliate denunce. Oltretutto non se la sente di fronteggiare la massoneria e la malapolitica, si rifà, però, su qualche povero disgraziato.

Com’è stato possibile valutare positivamente Faccia di Plastica? Ha un curriculum di orrori di ogni genere. Non ha diminuito anzi ha dilatato la spesa, ha nominato illegittimamente parenti ed amici senza alcuna selezione prevista dalla norma, ha tentato di liquidare somme ingenti a medici e case di cura private, addirittura con sentenze che le condannavano a risarcire l’ASP, sta dilapidando soldi a più non posso per reggere il moccolo dei suoi tutor che vogliono dare fumo negli occhi ai cittadini dell’alto Tirreno con la storia della falsa riapertura dell’ospedale di Praia a Mare, dove fra l’altro ha trasferito personale che non sa cosa fare in modo assolutamente clientelare. Tanto le elezioni stanno per arrivare.

La magistratura? Ma dai. Cosa può interessarle, visto che si tratta solo di abuso della credulità popolare finalizzata al voto? E poi che dovrebbe fare, inquisirli per associazione a delinquere? Questo proprio no! Tanto il debito può dilatare, perché, facendolo, addirittura si viene premiati. Avete capito come funziona o no?