Sanremo 2023, il cosentino Fiat 131 non riesce ad entrare tra i “big” ma esce a testa alta

Il cantautore cosentino Alfredo Bruno, in arte Fiat 131, è stato uno dei dodici finalisti di Sanremo Giovani. Ieri notte ha sfidato i colleghi Colla Zio, Gianmaria, Giuse The Lizia, Maninni, Mida, Noor, Olly, Romeo & Drill, Sethu, Shari e Will per ottenere l’ambita possibilità di partecipare al prossimo Festival di Sanremo, in onda dal 7 all’11 febbraio 2023, al fianco dei ventidue Big recentemente svelati. Purtroppo, a notte alta, il verdetto non è stato favorevole. Alfredo “Fiat 131” non ce l’ha fatta a entrare tra i 28 big ma è uscito a testa alta dal palco del Casinò di Sanremo. 

Un nome d’arte, Fiat 131 (scritto graficamente FIAT131), che altro non è che un omaggio al nonno e alla macchina che guidava, dove Alfredo era solito ascoltare con lui i nomi più famosi del cantautorato italiano. Ventinovenne cosentino, Fiat 131 canta “da quando sono bambino, perché nella mia famiglia c’è sempre stata la musica, mi porto dietro questa cosa da quando sono realmente piccolo” e a Sanremo Giovani ha portato Pupille, “una dedica d’amore che rappresenta come alla fine bisogna sempre ritrovarsi e rispecchiarsi nelle pupille dell’altro, di chi ci sta vicino, è un venirsi sempre incontro”.

Attivo dal 2021 con il singolo Schiaffi nell’armadio, si fa notare nel 2022 con Giorni tristi, L’ultimo rigore, il featuring in Per sentirsi meno soli di Piazzabologna (con tanto di sample di Notte prima degli esami di Antonello Venditti) e Caramelle, brano con il quale vince il contest Deejay on stage di Radio Deejay entrando nella top 20 dei brani più trasmessi dalle radio italiane, fino ad arrivare alla vittoria di Area Sanremo e a Sanremo Giovani, dove ha partecipato – come ha scritto ieri Repubblica – con nel cuore la canzone Tutto quello che un uomo di Sergio Cammariere, suo conterraneo, arrivata terza al Festival del 2003 dietro 7000 caffè di Alex Britti e Per dire di no di Alexia.

“La musica per me è quotidianità, ci vivo ogni giorno”, ha dichiarato Fiat 131, “Sanremo è in primis un’opportunità per chi fa musica, è stata un’opportunità per tutti i più grandi e quindi penso sia la parola giusta. Penso che Sanremo, rispetto a un talent, vada a definire più la scia cantautorale e artistica, ti dà modo di rappresentare più che altro quello che è il tuo linguaggio all’interno di un contesto musicale”. Per quest’anno è andata male, ma c’è da giurare che Alfredo Fiat 131 ci riproverà.