Scalea, manifestazione di solidarietà per il consigliere 5stelle aggredito

Renato Bruno

Manifestazione di solidarietà questa mattina a Scalea per il consigliere del M5s Renato Bruno, aggredito qualche giorno fa nel palazzo comunale. La manifestazione si svolgerà a partire dalle 11 davanti al Comune. 

Come scrive Saverio Di Giorno sul suo profilo facebook “non si tratta di una questione di appartenenza politica, ma di imbarbarimento generale, frutto di anni e anni di deriva culturale”. Tra gli aspetti più sconcertanti della vicenda, c’è il silenzio assoluto del sindaco di Scalea Gennaro Licursi, che non ha inteso esprimere nessun tipo di solidarietà al consigliere, così come gli altri sindaci del territorio e le altre organizzazioni politiche.
“Di questo imbarbarimento – continua Di Giorno – sono tutti complici per aver abbassato così tanto il livello della discussione politica. In un clima così, nessuno è al riparo, nemmeno chi l’ha sdoganato”.

Di seguito il comunicato diffuso dal M5s giovedì scorso, all’indomani dell’aggressione subita dal consigliere Bruno. 

«Insieme ai nostri attivisti siamo vicini a Renato Bruno, consigliere comunale M5s di Scalea aggredito con calci e insulti a conclusione dell’ultima assemblea consiliare». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5s nazionali e Ue e tutti gli altri eletti pentastellati in Calabria, che aggiungono: «Nessuno pensi di poter fermare con la violenza l’azione politica di Bruno, che il Movimento 5stelle sostiene e sosterrà ai massimi livelli istituzionali. Quanto è accaduto al nostro consigliere comunale è preoccupante, perché sembra un segnale per scoraggiarne il ruolo pubblico. Minacce e intimidazioni non c’entrano nulla con la comunità di Scalea, sana e civile ma già colpita, purtroppo, da uno scioglimento per infiltrazioni mafiose».

«Sorprende – sottolineano i 5stelle – che né il sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, né la sua maggioranza né l’opposizione locali abbiano ancora manifestato solidarietà verso Bruno ed espresso una condanna pubblica nei confronti dei soggetti che l’hanno attaccato con violenza, individuati dalle forze dell’ordine e poi denunciati». «Per tutelare la vita democratica, in Calabria c’è bisogno – concludono i 5stelle – che intanto la politica, a prescindere da ogni colore, bandiera e schieramento, biasimi e isoli i protagonisti di simili episodi. Per il resto c’è la magistratura, che sta svolgendo un ottimo lavoro».