Serie A, dal sogno al crollo: Crotone travolto dall’Inter a San Siro (6-2)

Crotone's Niccolo' Zanellato scores goal of 0 to 1 against Inter Milan's goalkeeper Samir Handanovic during the Italian serie A soccer match between Fc Inter and Crotone at Giuseppe Meazza stadium in Milan 3 January 2021. ANSA / MATTEO BAZZI

Un tempo per illudersi e sognare, un altro per mettere di fronte la dura realtà e un ko che pesa. Il Crotone inaugura il 2021 cadendo rovinosamente a San Siro dopo aver accarezzato per un tempo il sogno di un piccolo capolavoro. Idee, palleggio e coraggio, ma anche tanti spazi nei quali l’Inter ha dilagato infilando sei volte la porta dei rossoblù, ai quali non sono bastati due acuti per mettere a punto il proprio progetto. L’attacco da completare con innesti di spessore, la difesa che continua ad incassare reti, un duplice limite che vanifica lo sforzo e il lavoro, e che l’Inter ha messo inevitabilmente a nudo costruendo la sua larga vittoria.

LA CRONACA

Zanellato vince il ballottaggio con Petriccione, mentre Edoardo viene preferito a Vulic con Molina che completa il pacchetto delle mezzali. Davanti c’è Riviere accanto a Messias, con Simy che siede per la seconda volta consecutiva in panchina. In difesa Marrone torna al centro del terzetto, ma la novità è Golemic inserito a destra, preferito sia a Magallan che Cuomo, entrambi inizialmente in panchina. Inter al gran completo con il tandem offensivo Lautaro e Lukaku ed Eriksen ancora una volta confinato in panchina.

Il Crotone comincia a mettere presto il becco fuori e fa paura quando Messias dribbla mezza difesa venendo murato da Bastoni mentre stava caricando il destro. Un minuto dopo Pereira scatta alle spalle di Young e si trova davanti ad Handanovic ma il portiere lo stoppa e manda in angolo. Sugli sviluppi del corner il Crotone passa grazie al primo centro in serie A di Zanellato che raccoglie di testa un cross invitante di Messias. E’ il 13′. Lo stesso brasiliano alcuni minuti dopo affonda a campo aperto trovando lo spazio per presentarsi davanti al portiere nerazzurro, ma cincischia troppo e al momento della scelta si incarta servendo (male) l’accorrente Edoardo.

L’Inter attraversa una fase di affanno ma riesce a trovare l’acuto per rimettersi in pista al 20′ grazie all’intuizione di Lukaku che libera Lautaro sul filo del fuorigioco, eludendo il tentativo di Marrone e fulminando Cordaz. Con una conclusione violenta e precisa. La pressione dell’Inter si alza mentre il Crotone continua a proporre le sue idee e intensità, ma ci sono spazi nei quali l’Inter va a nozze, come quando al 31′ Lukaku imbecca Young che serve al centro Lautaro, l’argentino impatta il pallone con Marrone con la traiettoria che finisce alle spalle di Cordaz con l’ultimo tocco del difensore. Risultato ribaltato ma Crotone che non molla la presa e insiste, appoggiandosi sovente su Reca, bravo quando entra in area al 35’ e semina il panico trovando il piede di Vidal a stopparlo. Aureliano non fischia ma viene richiamato dal Var per un pestone che merita il penalty. L’arbitro va a consultare il monitor e assegna il rigore che trasforma con grande freddezza Golemic, anche lui al primo centro in serie A. Il Crotone rischia nel finale quando il solito Lautaro vince un rimpallo con un Marrone non esattamente impeccabile ma Cordaz lo ipnotizza evitando il ko.

Le speranze di custodire un risultato prezioso e prestigioso a San Siro evaporano presto in un secondo tempo che diventa un monologo nerazzurro, che mette a nudo tutti i limiti strutturali dell’impianto di Stroppa, coraggioso e propositivo ma leggero e impacciato in una fase difensiva che merita approfondimenti importanti in sede di mercato di riparazione. La ‘mattanza’ della ripresa parte con il 3-2 firmato da Martinez. L’Inter non è sazia e continua a spingere e arriva anche la griffe di Lukaku, implacabile nel difendere palla  e posizione con un intimorito Luperto e infilare Cordaz, C’è ancora spazio per Lautaro, che qualche minuto dopo confeziona la personale tripletta raccogliendo di testa una corta respinta di Cordaz con la difesa a guardare imbambolata. La partita è ormai conclusa, ma il passivo diventa ancora più pesante quando Hakimi trova l’angolo proprio all’ultimo giro di orologio. Finisce male per il Crotone, che passa dall’illusione di Zanellato alla realtà di una sconfitta che pesa. E fa male. Fonte: Il Crotonese

INTER-CROTONE 6-2

INTER: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (36’st Kolarov); Hakimi, Barella (25’st Gagliardini), Brozovic, Vidal (1’st Sensi), Young (30’st Darmian); Lukaku (30’st Perisic), Lautaro. A disp: Radu (GK), Padelli (GK), Ranocchia, D’Ambrosio, Eriksen, Sanchez. All. Conte

CROTONE: Cordaz; Golemic (40’st Dijdii), Marrone, Luperto (25’st Magallan), Pedro Pereira, Molina (40’st Rojas), Zanellato, Edoardo, Reca; Messias (40’st Vulic), Riviere (16’st Simy). A disp: Festa (GK), Cuomo, Petriccione, Rispoli, Siligardi, Crociata, Dragus. All. Stroppa

ARBITRO: Aureliano di Bologna

MARCATORI: 13’pt Zanellato (C), 20’pt, 12’st e 33’st Lautaro (I), 31’pt autorete Marrone (I), 35’pt Golemic (C) su rigore, 19’st Lukaku (I), 42’st Hakimi (I)
Ammoniti: Reca (C), Golemic (C), Luperto (C)