Serie B. Gazzetta dello Sport: “Reggina, Gallo non si dimette e il futuro resta un rebus”

“Reggina, Gallo non si dimette e il futuro resta un rebus”, scrive Gazzetta dello Sport nelle pagine regionali.

Giorni di attesa e di tante incognite per la Reggina e per tutti i tifosi sparsi in Italia e non solo. La vicenda degli arresti ai quali è stato sottoposto il presidente del club, Gallo, è di fatto iniziata ufficialmente da più di dieci giorni e le soluzioni per la continuazione della vita del club sorto dalle ceneri della Reggina Calcio sono poche e dalla tortuosa applicazione.

Partiamo dai fatti: non sono arrivate le dimissioni del legale rappresentante, unico che disponeva di tutte le mosse del sodalizio, in particolare quelli relativi a tutti gli adempimenti da effettuare in ambito federale. Le dimissioni di Gallo non sono un fatto secondario o un semplice dettaglio, considerando che la Reggina 1914 srl, di fatto, non è sottoposta a sequestro da parte del Tribunale. Le eventuali dimissioni avrebbero di fatto liberato la strada per la nomina di un nuovo amministratore, compito che tocca all’amministratore giudiziario avvocato Perna, che in ogni caso dovrà ottenere la ratifica del Tribunale.

Le ultime dalla Capitale parlano di dimissioni di Gallo quanto mai improbabili. In questo caso chi può decidere per conto della Reggina 1914 srl, considerando le imminenti scadenze federali, in particolare quella del 22 giugno? Possibile che lo stesso Gallo abbia comunque delegato l’uomo a lui più vicino presente nell’organigramma del sodalizio amaranto, vale a dire Fabio De Lillo. Qualora fosse arrivata questa delega, di fatto De Lillo potrebbe trattare con eventuali soggetti economici interessati a rilevare la società calcistica.

Nei giorni scorsi, dopo l’incontro con l’avvocato Perna, i sindaci ff Brunetti e Versace hanno parlato di “rassicurazioni” in merito alla scadenza del 16 maggio. E proprio l’invio della “documentazione” sarebbe stata avallata dagli uomini di Gallo in dirigenza. In tal caso, anche sul bilancio da presentare il 31 maggio prossimo, sarebbe decisivo l’avallo degli stessi uomini di cui sopra“, si legge nell’analisi.

Sulla scadenza del 16 maggio: “Tuttavia bisogna attendere le verifiche della Covisoc, che riceverà la documentazione, il cui invio è stato avallato. Stesso discorso vale per il bilancio del 31 maggio“.