Un sussulto che spezza un lungo incantesimo e restituisce un senso all’ultimo rettilineo della stagione. Lo realizza il Crotone, che esce dal lungo torpore invernale e inanella la vittoria numero 3 del suo disgraziato campionato. Quasi un inedito, accolto con sollievo e moderata speranza, anche per aggiornare numeri che restano pesanti ma che concedono una doverosa tregua. A farne le spese il Frosinone, incappato in una di quelle giornate da cestinare al più presto, ma anche merito di un Crotone apparso più volitivo e presente del solito. Al quale è sufficiente un gol per tempo, con Maric (su rigore) e Golemic (sugli sviluppi di corner) per perfezionare la pratica e alimentare un sogno che però resta oggettivamente ancora improbabile. Ma serviva una scossa, e quella è arrivata. Non è servita per sancire una tregua con i tifosi, rimasti per protesta fuori dalla curva per 85 minuti salvo entrare nel finale, inscenare una contestazione infischiandone del risultato e uscire dalla scena.
LA CRONACA
Modesto rimescola nuovamente le carte e vara un 3-4-1-2 ripescando Cuomo in difesa, con Mogos e Schnegg ai lati e Kone a galleggiare sulla trequarti supportando Maric e Mulattieri. L’impatto del Crotone è discreto, l’aggressione è su livelli sufficienti anche se la qualità e le idee sono al minimo sindacale. Il Frosinone non pare indemoniato, ma ai ciociari basta accelerare per seminare scompiglio, rimanendo comunque coi giri del motore al minimo. Ma c’è spazio per un paio di brividi che Canotto procura dalle parti di Festa, che finiscono però nel nulla. Lo scampato pericolo anima il Crotone, che al quarto d’ora esatto trova il modo di spezzare l’equilibrio grazie a Maric che scatta sul filo del fuorigioco raccogliendo l’invito di Mogos, l portiere frusinate lo abbatte e procura il penalty che lo stesso attaccante trasforma riscattando l’errore contro l’Alessandria e salendo a quota 9 nella classifica cannonieri. Il Crotone trova furore ed energia soprattutto con Awua e Kone, sempre sul pezzo ed elettrici, ma la precisione nel palleggio è il difetto che impedisce ai rossoblù di affondare negli spazi concessi da un Frosinone talvolta pasticcione e poco cattivo. Quando però il pallone transita sulla trequarti rossoblù sono sempre dolori, soprattutto sulla corsia di sinistra, che Schnegg concede con troppa generosità alle falcate avversarie.
Dagli spogliatori sbuca un Crotone che ha voglia di capitalizzare il tesoretto, e semmai integrarlo. La missione si traduce nel raddoppio che arriva all’alba della seconda frazione, firmato dal colpo di testa poderoso di Golemic che schiaccia con tempismo e precisione raccogliendo un corner battuto da Estevez. Il doppio vantaggio è una rarità in questa stagione, frutto di una fase del match che il Frosinone gioca con confusione e disordine. Modesto è costretto a sostituire l’infortunato Mulattieri con Kargbo, Grosso invece ribalta la sua squadra con un triplo cambio che genera un immediato cambio della sceneggiatura: in due minuti i ciociari sfiorano la rete prima colpendo una clamorosa traversa con Zerbin e il tap in spedito in curva da pochi metri da Canotto. Subito dopo è Gatti a divorarsi la rete nel cuore dell’area rossoblù. Ma il Crotone rispetto al solito è più attento e concentrato, e la trama potrebbe anche produrre altre esultanze, ma l’imprecisione in numerose ripartenze vanifica la possibilità di chiudere anzitempo la contesa. Il Crotone incassa comunque i tre punti e dimostra quantomeno di volerci provare fino in fondo. Se è troppo tardi, si capirà tra qualche settimana. Fonte: Il Crotonese
CROTONE-FROSINONE 2-0
MARCATORI: 15’ st Maric (rig.), 4’ st Golemic
CROTONE: Festa, Cuomo, Golemic, Nedelcearu; Mogos (33’ st Giannotti), Estevez (37’ st Schirò), Awua, Schnegg (37’ st Sala); Kone (33’ st Borello); Maric, Mulattieri.(7’ st Kargbo), A disp.: Saro, Vulic, Calapai, Marras, Canestrelli, Nicoletti, Cangiano. All. Modesto
FROSINONE: Minelli, Zampano (29’ st Bozic), Barisic, Gatti, Cotalo; Rohden (17’ st Boloca), Ricci, Lulic (17’ st Zerbin); Canotto (27’ st Manzari), Novakovich, Cicerelli (17’ st Tribuzzi). A disp.: Ravaglia, Marcianò, Oyono, Kalaj, Houdi, Brighenti, Stampete. All. Grosso.
ARBITRO: Gariglio di Pinerolo.