Sgarbi dixit: “Alarico un sogno, le mie case a Cosenza una leggenda”

Come avevamo già annunciato e come volevasi dimostrare, la visita di Sgarbi a Cosenza ha confermato il suo cambio di tendenza, in merito alla famosa ricerca del tesoro di Alarico.

Se nella sua intervista su SKY aveva dichiarato che la storia del tesoro di Alarico era solo una leggenda dicendo testualmente: “Se c’è un tesoro a Cosenza, non è quello di Alarico. Un falso mito, un po’ come Atlantide. Non sarà mai trovato perché non è mai esistito”; oggi, invece alla corte di Occhiuto l’ha indirizzata sulla strada del “Ma quale tesoro? Però facciamoli sognare”.

Nel senso che, secondo il critico d’arte, si potrà scavare fino all’infinito ma non si troverà mai il tesoro, perché non c’è a sua detta; tuttavia ben venga se funge da “veicolo di promozione territoriale”.

Quindi un’opera inutile, per la quale si spenderanno non pochi soldini, ma che comunque va bene se serve a far sognare. Certo, perché quello di cui ha bisogno Cosenza, proprio ora in questo determinato momento storico, è sognare.

E mentre Sgarbi teneva la sua conferenza nel salone degli specchi della Provincia, in Comune i consiglieri depositavano le dimissioni. Strano caso del destino, ma l’importante è sognare.

progetto alaricoCi sono tre cose – ha dichiarato Sgarbi questa mattina – che non si possono imporre sognare, amare e leggere. Ma quello che non capisco e mi fa incazzare è perché la Soprintendenza vuole bloccare una cosa che non esiste. Il vostro tesoro è questa città e tutto quello che ha”.

Proprio come afferma Sgarbi, il tesoro reale è ciò che la città ha e non serve certo ricordare lo stato in cui si trova il nostro centro storico, per sottolineare ancora una volta, che il vero tesoro è proprio lì e giace sotto i crolli e le macerie, tra i topi e la spazzatura, nei vicoli, nelle case, fra la gente, sicuramente non alla confluenza tra due fiumi.

I cittadini di Cosenza lo sanno bene, ma nonostante ciò, questa mattina acclamavano e applaudivano la presentazione del progetto farcita delle solite battute e parolacce di Sgarbi, che servono comunque a far sognare, parola chiave di tutto il convegno.

sgarbiL’illusione del tesoro – ha concluso – potrebbe durare venti anni. E quando troveranno il primo pezzo di ferro non oso immaginare l’esultanza. E ho pensato perché hanno portato Padre Pio a Cosenza invece che a Roma per celebrare il miracolo di Alarico. Ecco, come alimentare una grande illusione. Un’altra leggenda: tutti sono convinti che io abbia case a Cosenza, non è vero. Le case di Sgarbi sono vere come il tesoro di Alarico. Una leggenda creata solo perché in passato ho detto che quello di Cosenza era il più bel centro storico d’Italia. Io parlerei più del sogno di Alarico. E quindi, ribadisco, come può la Soprintendenza ostacolare un sogno. E il film è il modo migliore per far vivere questo sogno. Il film ci fa abitare il sogno”.

Il tutto non ha bisogno di commenti, viviamo tra illusioni e sogni, speriamo che prima o poi Cosenza si svegli e viva la vita reale; preoccupandosi di lavori urgenti e necessari, non di leggende e falsi miti.

Per ora buon sogno a tutti!

Valentina Mollica