di Luigi Ansaloni
Fonte: Gazzetta dello Sport
Due masters 1000 in stagione, tre in totale in carriera (15 le vittorie complessive), cinque finali vinte su cinque quest’anno e altrettanti titoli, 48 vittorie nel 2024, un numero uno blindatissimo almeno fino a Pechino, più punti conquistati tra il Canada e Cincinnati nel 2023. Signore e signori, semplicemente Jannik Sinner. Con questa vittoria, Sinner si presenta agli US Open, che inizieranno il 26 agosto, come grande favorito e con oltre 2 mila punti di vantaggio sul numero due al mondo Djokovic.
«Sono felice, è stata una settimana molto difficile», ha detto Sinner a fine gara: «È stata dura mentalmente, ma ho cercato di fare del mio meglio. Frances e io eravamo entrambi stanchi dalle semifinali e c’era molta tensione. Sono solo contento di aver mantenuto il mio livello nei momenti importanti. Ho gestito bene le situazioni in campo. Ci sono stati molti alti e bassi ma è normale. Nei momenti importanti di ogni partita ho giocato bene».
L’azzurro ha conquistato il torneo in Ohio, nonostante una forma non certo al top e con quella maledetta anca che fa i capricci. Gli altri tornei Jannik li aveva vinti di forza, dominando in lungo e in largo gli avversari, ma a Cincinnati non è stato così: Sinner lo ha vinto con la testa, col carattere, con la grinta. Un segnale importantissimo per il suo cammino e un avvertimento pesante agli avversari: come dire, io ci sono, sempre e comunque. Sinner in finale ha battuto un bravissimo Frances Tiafoe, che soprattutto nel primo set non solo ha messo in difficoltà Jannik, giocando probabilmente al di sopra delle sue possibilità, ma ha avuto anche occasioni per prendersi il parziale, puntualmente annullate da Jannik da campione. Il risultato, 7-6 (4) 6-2 , sta testimoniare come la partita per Sinner non sia stata facile, ma alla fine la differenza tra i due è emersa tutta.
Pronti, via e l’azzurro deve subito fronteggiare due palle break per Tiafoe, annullate con due ottime prime vincenti di servizio. L’americano, molto aggressivo e micidiale al servizio, non concede praticamente nulla e vince i turni di battuta abbastanza facilmente, con delle percentuali altissime di prime (in certi frangenti anche oltre l’80%) e una velocità di palla che mettono non poco in difficoltà Jannik, variando anche con traiettorie alte che infastidiscono il n.1 del mondo. Tiafoe ha un’altra, pericolosissima palla break sul 4-4, anche questa annullata da Sinner. L’italiano conquista la prima possibilità di strappare la battuta all’avversario sul 6-5, ed è anche un set point, ma Tiafoe l’annulla e si va al tie break. Specialità di casa Sinner, che anche stavolta non delude: l’altoatesino va avanti sul 3-1, l’americano reagisce e trova 3 punti consecutivi, ma a quel punto Jannik cambia marcia e chiude il set.
