Spezzano Piccolo contro la fusione: i cittadini scrivono a Gentiloni

COMUNICATO STAMPA

Che la fretta sia cattiva consigliera è cosa risaputa. In Calabria però, la classe politica regionale di maggioranza, oltre a non rispettare la volontà popolare espressa nel referendum del 26 marzo (a Spezzano Piccolo ricordiamo che ha prevalso il NO al referendum), non fa tesoro nemmeno della saggezza popolare stessa.

La fretta inspiegabile che ha portato all’approvazione della legge regionale sulla fusione dei comuni della Presila sta dando, infatti, i primi frutti. Giorno 5 maggio è stata pubblicata, sul BURC n° 40, la legge di istituzione del nuovo comune; è la legge  11/2017. Quello che probabilmente, i magnifici legislatori  regionali, non avevano tenuto conto però è che la legge, dalla pubblicazione, produce i suoi effetti: il primo è che, così come previsto dall’articolo 2 al comma 1, i comuni sono estinti e decadono gli organi ( sindaco, giunta consiglio ). Da giorno 5 maggio, quindi, stiamo vivendo l’assurdo e probabile unico caso nazionale, di comuni dove non sono in carica né i sindaci eletti né è in carica il commissario che dovrebbe nominare il Prefetto in base al comma 2 sempre dell’articolo 2. Qualcuno potrebbe dirci se un cittadino ha bisogno a chi si deve rivolgere?  E’ proprio un bell’avvio! Se il buongiorno si vede dal mattino…

Mille anni di storia dei nostri comuni mortificati in questo modo! Siamo sempre più convinti delle nostre scelte. Noi andiamo avanti per la nostra strada contro improvvisazione e pressapochismo. Per questo abbiamo creduto necessario informare il Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni – con una lettera aperta – su quanto accaduto anche perché sarà proprio il Consiglio dei Ministri ad esaminare prossimamente la legge 11/2017 così come fa con ogni legge regionale. Per questo abbiamo inviato la lettera accompagnata da 140 firme.

I liberi cittadini di Spezzano Piccolo