Terremoto a Napoli, scossa di magnitudo 4.2. Campi Flegrei, continua lo sciame sismico

Uno sciame sismico è in corso nell’area dei Campi Flegrei, nei pressi di Napoli, stanotte 27 settembre. La scossa più forte è stata di magnitudo 4.2. Si è verificata alle ore 3.35 ed è stata avvertita in maniera chiara in alcuni quartieri del capoluogo partenopeo. L’ipocentro è stato localizzato a circa 3 km di profondità. Al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia specifica che le coordinate geografiche sono 40.8170 (latitudine) e 14.1560 (longitudine). La scossa registrata alle 3.35 è una delle più alte nelle ultime settimane. A Napoli – da Fuorigrotta al Vomero, dalla Riviera di Chiaia a Capodimonte – in molti sono stati svegliati dal movimento tellurico durato diversi secondi oltre che dalle sirene degli allarmi che si sono messe in azione.

Le scosse

Scosse di minore intensità, magnitudo 2 e 2.2, erano state registrate anche nella tarda serata di ieri sempre con epicentro i Campi Flegrei. Ieri due scosse in mattinata ai Campi Flegrei hanno di nuovo allarmato la cittadinanza. Due gli eventi avvertiti in mattinata con epicentro nell’area della Solfatara, uno alle 5,06 di magnitudo 2.1 e uno alle 8.31 di magnitudo 2.4. Il primo ad una profondità di 2 chilometri, l’altro di 5.

Un’altra scossa di magnitudo 3.2 si è avvertita ieri mattina nella zona dei Campi Flegrei alle 9.10. L’evento, ad una profondità di 3 chilometri, è stato avvertito nella zona occidentale di Napoli oltre che nella città di Pozzuoli. Lo sciame sismico è stato avvertito a partire dall’alba quando molti residenti sono stati svegliati dalle scosse, precedute da un boato, che hanno fatto tremare finestre e oggetti nelle abitazioni.

Il sindaco

Due gli eventi avvertiti in mattinata con epicentro nell’area della Solfatara, uno alle 5,06 di magnitudo 2.1 e uno alle 8.31 di magnitudo 2.4. Il primo ad una profondità di 2 chilometri, l’altro di 5. Il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni ha detto ieri che le scuole sono sicure. «Ancora una volta c’è preoccupazione. E lo capisco. Ho per questo contattato immediatamente l’Osservatorio Vesuviano e ho chiesto di aggiornarmi sullo sciame ancora in corso e, come di consueto, la situazione è monitorata. Anche il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile è in costante contatto con le sedi operative locali. Non risultano danni a cose o persone», ha detto il primo cittadino.

Il piano di evacuazione

A Pozzuoli c’è da sei mesi un protocollo nazionale per le emergenze. Il Comune ha già controllato attentamente le scuole che sono risultate resistenti ai sismi. Spesso la paura porta però diversi genitori ad andare a scuola preoccupati e, alcuni, decidono di portarli a casa. Presto, si apprende, ci sarà un’ulteriore riunione convocata dal Comune di Pozzuoli e la Protezione civile con i dirigenti dell’area scolastica per confermare l’applicazione del protocollo. I terremoti ai Campi Flegrei sono causati da un fenomeno detto bradisismo. Il sollevamento del suolo è cominciato nel 1983-84, quando si sono verificati 16 mila piccoli terremoti in due anni.

La supereruzione

Nei giorni scorsi il vulcanologo dell’Ingv Giuseppe Mastrolenzo ha parlato del pericolo di una “supereruzione” del Vesuvio a causa dello sciame sismico. Secondo l’esperto l’energia rilasciata sarebbe «decine di volte superiore a quella del 79 d. C. di Pompei». Mentre «è grave che si dia per scontato che si riuscirà a prevedere l’eruzione addirittura con 72 ore di anticipo, una ipotesi molto ottimistica, quasi come se avessimo firmato un contratto con il vulcano». La dirigente dell’Ingv Francesca Bianco ha risposto che non ci sono segnali di una eruzione in arrivo:  «Stiamo osservando un fenomeno bradisismico indotto indirettamente da una dinamica vulcanica e nessuno dei dati indica che si tratti del precursore di un’eruzione prossima ad accadere».