Tirreno corrotto: la premiata ditta Caldiero/Sganga, la clinica Tricarico e la Regione. L’inchiesta di Panorama

Giorgio Sganga

LA PREMIATA DITTA CALDIERO/SGANGA, LA CLINICA TRICARICO E LA REGIONE CALABRIA

A cercare di fare chiarezza in Calabria ed in particolare a fare emergere i tanti collegamenti di determinati personaggi con settori del mondo politico ed istituzionale, ci ha provato persino “Panorama” con un articolo di Giovanni Meduri pubblicato in data 30 aprile 2018. E l’occasione degli arresti di Pasquale, Ciro e Fabrizio Tricarico per la bancarotta fraudolenta dell’omonima clinica di Belvedere, da sempre ricettacolo di interessi inconfessabili e di intrecci perversi tra ‘ndrangheta e politica, è l’ideale per riportarla alla ribalta. 

Il giornalista ha ricordato prima le parole di Mario Oliverio pronunciate in un commento del 14 gennaio 2018 in occasione dei 169 arresti tra le province di Cosenza e Crotone e con tanti ringraziamenti ai magistrati della DDA di Catanzaro, al procuratore Gratteri ed alle forze dell’ordine impegnate nell’operazione Stige, poi nel prosieguo dell’articolo ha ricordato i finanziatori  della campagna elettorale dello stesso Oliverio, tra i quali figurano oltre ad un amministratore sottoposto a fermo, anche il dottore Pasqualino Saragò ed Annarita Sganga, genero e figlia di Giorgio Sganga, ex Presidente della Fondazione dei Dottori Commercialisti ed attuale Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola.

Con decreto del Governatore Oliverio nell’anno 2015, Pasqualino Saragò è stato nominato componente esterno dell’organismo interno di valutazione della Regionale Calabria e, come se non bastasse, revisore unico dei conti dell’Arpacal, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Da tener conto che lo stesso Pasquale Saragò è stato Presidente del Collegio Sindacale della Provincia di Cosenza quando era presidente Mario Oliverio ed ancor prima, la stessa carica era stata ricoperta proprio dal professore Giorgio Sganga, la stessa persona chiamata sempre da Oliverio a ricoprire il ruolo di commissario alla camera di Commercio di Catanzaro.

Anche in questo caso il grande manovratore è il solito Caldiero Fernando che, nell’anno 2010, provvede da par suo a fare incaricare il dott. Pasqualino Saragò quale professionista delegato per certificare la fattibilità del piano di ristrutturazione ex art. 182 legge fallimentare (cosa facilmente riscontrabile  presso il Tribunale di Paola ove in data 24 dicembre 2010, il cognato di Fernando Caldiero, avvocato Vincenzo Caridi,  per conto dell’Istituto Ninetta Rosano srl, ha presentato il piano di ristrutturazione citato).

Caldiero dal 1° gennaio 2017 è il vicepresidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola di cui è Presidente proprio il suocero di Saragò e cioè Giorgio Sganga, che riesce in breve tempo e per volere di Fernando Caldiero, a far nominare proprio Pasquale Saragò revisore unico presso la clinica Tricarico di Belvedere per poi favorire le nomine nel collegio sindacale della clinica, tra vecchia e nuova società, della dottoressa Alessandra Sganga, figlia di Giorgio Sganga, della dott.ssa Anna Maria Mannarino, tesoriera dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola, del dott. Michelangelo Ferraro quale attestatore della fattibilità del concordato dell’Istituto Ninetta Rosano srl e componente dell’Ordine dei Commercialisti di Paola.

Insomma il principio è sempre lo stesso: controllori e controllati sempre uniti a Caldiero Fernando, addirittura tutti nello stesso periodo in cui Caldiero svolgeva le sue funzioni di commissario giudiziale nominato dal Tribunale di Paola. Un sistema, come si può facilmente capire, abbastanza contorto ove certi personaggi hanno avuto sempre vita facile credendo di essere onnipotenti ed impuniti come dimostra l’aggressione sempre di Pasquale Saragò detto Pasqualino (esattamente come Pasquale Tricarico detto Pasqualino), che nel mese di aprile appena trascorso si è messo a gridare negli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Paola inveendo contro il direttore, reo di non aver firmato uno sgravio e questo, evidentemente, secondo il dott. Pasquale Saragò, non era permesso nei  confronti della famiglia Sganga.

D’altronde a Paola dire no a Sganga ed a Caldiero non è cosa di tutti i giorni, e se presso il Tribunale di Crotone dal 2012 a tutto il 2017, al di là se il giudice si chiamasse Arcangela Stefania Romanelli, Antonia Mussa, Davide Rizzuti o Emanuele Agostini, e se presso il Tribunale di Paola, al di là se il giudice si chiamasse Francesca Goggiamani, Egidio Masella, Maria Luisa Arienzo, Virgilio Notari, solo per citarne alcuni più recenti, gli incarichi più importanti erano solo a favore di Caldiero e tutti stavano a guardare in assoluta omertà per paura di ritorsioni proprio da parte di Caldiero, presso gli Enti gestiti da “Palla Palla” tutti gli incarichi più redditizi sono da sempre a favore della famiglia Sganga in maniera da poter tutelare l’associazione di fatto che potremo definire “PREMIATA DITTA CALDIERO-SGANGA”.

In grado comunque, tramite i suoi referenti politici Adamo ed Oliverio, di far accreditare nell’anno 2011 la Casa di Cura Tricarico Rosano srl senza alcun atto pubblico di cessione di azienda o di affitto di azienda ma, semplicemente, con una dichiarazione di rinuncia dichiarata in una delibera dell’amministratore dell’Istituto Ninetta Rosano srl  a favore della Casa di Cura Tricarico presentata da Caldiero Fernando presso gli Uffici preposti della Regione Calabria. Ce n’è abbastanza per svegliare qualcuno che dirige la Dda di Catanzaro?