Torino. Askatasuna troverà presto una nuova casa: siamo tutti parte della stessa storia

CRONACHE RIBELLI 

Askatasuna a Torino non è mai stato solo un edificio occupato: è stato molto di più.
Askatasuna è stata la possibilità concreta di costruire un percorso alternativo alla politica istituzionale. Askatasuna è stato organizzazione della rabbia, mutuo aiuto e resistenza. Resistenza contro la speculazione, Resistenza contro la criminalità organizzata, Resistenza contro il neofascismo.
Askatasuna è stato un punto di riferimento per chi vive in condizioni di marginalità, fragilità o semplice desiderio di sperimentare forme di comunità non mercificate. Nel corso degli anni ha ospitato attività culturali, eventi, assemblee, concerti, sportelli di consulenza per il diritto alla casa e al lavoro, corsi e laboratori per giovani, migranti e persone in difficoltà, sport popolare e molto altro ancora, costruendo relazioni profonde con il quartiere Vanchiglia e con tutte le lotte.

Nella capitale della mercificazione del libro, Askatasuna, e i collettivi a esso legati, ci hanno dato lo spazio per presentare i nostri volumi, instaurare discussioni, creare legami.
Askatasuna è stato tanto e lo abbiamo detto, ma soprattutto Askatasuna è e continuerà ad essere. Perché trent’anni di storia non li cancellano certo qualche centinaio di celerini al servizio di un’intera classe politica capace soltanto di fare gli interessi di piccole oligarchie.
Uno spazio si può sgomberare, ma gli ideali che lo hanno animato non si cancellano. Lotte, progetti, ribellioni troveranno sempre nuovi spazi in cui rinascere, finché non sarà l’intera società a poterli ospitare.
Askatasuna troverà presto una nuova casa.
E noi ci torneremo ancora per parlare delle lotte del passato e quelle del presente, per dire che siamo tutti parte della stessa storia.